Cittadinanza attiva riferisce che, per il Tribunale per i diritti del malato, lo sciopero del Servizio Sanitario Nazionale ricade ancora una volta sui cittadini, che oltre al danno delle lunghe lista d’attesa subiscono anche la beffa dello sciopero nazionale.
Per il Segretario regionale di Cittadinanzattiva Campania, Ferdinando Iavarone, lo sciopero ha provocato l’annullamento di circa 5 milioni di prestazioni diagnostico-specialistiche e 45 mila interventi chirurgici ed avrà sicuramente ripercussioni sull’organizzazione e l’erogazione delle prestazioni sanitarie dei prossimi giorni, nonché sugli stessi costi del SSN. Gran parte del personale amministrativo, infatti, nei prossimi giorni sarà impegnato a pianificare e garantire le prestazioni oggi non effettuate. Ancora una volta, quindi, i soggetti che sono stati penalizzati sono gli stessi cittadini, che dopo mesi di liste di attesa avrebbero potuto avere accesso, finalmente, alla prestazione sanitaria tanto attesa e che ancora una volta vedranno rinviata. Alla luce di tutto questo, il Tribunale per i diritti del malato chiede: che le prestazioni sanitarie non effettuate oggi, vengano garantite nel brevissimo periodo; di essere consultati in occasione del rinnovo contrattuale dei medici, al fine di esprimere il punto di vista dei cittadini/pazienti, destinatari del SSN, nonché per verificare il rapporto intercorrente tra intramoenia e il fenomeno delle liste di attesa; di partecipare ai nuclei di valutazione dei dirigenti del SSN e che tale forma di sciopero smetta di essere il “modello” di protesta, poiché si interrompono prestazioni che incidono sulla salute dei cittadini; al contrario ci auguriamo che vengano intraprese forme di sciopero alternative che non pregiudichino l’accesso alle prestazioni sanitarie.
a cura di Salvatore Salatiello