CAMPANIA. “I dati che ci vengono forniti ogni giorno sullo stato di inquinamento del nostro territorio sono sempre più preoccupanti e la salute pubblica è sempre più ad alto rischio”.
A lanciare l’allarme è il medico di base Gennaro Caserta che, questa volta (dopo i recenti interventi sulla locazione irrazionale di impianti industriali ad alto impatto ambientale) punta i riflettori sulla ricerca condotta dal laboratorio di citogenetica animale dell’Ispaam del Cnr di Napoli, sui capi di alcuni allevamenti posti sotto sequestro a Somma, Acerra, Brusciano e Caserta. “Le discariche abusive della nostra area metropolitana e i frequenti roghi di incendi hanno comportato un notevole accumulo di inquinanti e di diossine, sostanze tossiche e cancerogene”, denuncia Caserta, sottolineando “che purtroppo l’incidenza di malattie neoplastiche diventa sempre più consistente e che anche malformazioni e aborti, legati all’inquinamento, sono in crescita”. “Purtroppo i rischi viaggiano nella catena alimentare. Ci troviamo dinanzi a un quadro raccapricciante, ma, adesso, è l’ora che tutti, cittadini e istituzioni, uniti sinergicamente con l’obiettivo di riscattare il territorio, scendano in campo a difendere la propria terra”, commenta Caserta, che conclude: “Speriamo di risalire presto la china”.