PALERMO. “Vogliono far fuori me e Mediaset”. Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è ritornato sulla questione del ddl proposto dal ministro delle telecomunicazioni Paolo Gentiloni.
“E’ una legge che rovina le aziende di proprietà privata del loro oppositore. Sono convinto che non avrà l’approvazione del Parlamento”. Il decreto, approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 12 ottobre, prevede limiti alla raccolta pubblicitaria per le tv e che una rete Rai e una Mediaset analogiche siano trasferite sul digitale entro il 2009. Berlusconi, da Palermo, a margine di un’iniziativa elettorale a sostegno della rielezione a sindaco di Diego Cammarata, è poi tornato a parlare di conflitto d’interessi e sul principio del “blind trust” che intende applicare il governo Prodi, ossia separare, durante l’arco del mandato elettorale, un soggetto dal proprio patrimonio affidandolo ad autorità esterne. L’altro giorno aveva parlato di “killeraggio politico”, oggi il Cavaliere afferma: “Sono come un nemico pericoloso da eliminare dalla vita politica. E non lo penso solo io, lo pensano tutti. Non si può chiedere di affidare il proprio patrimonio ad uno sconosciuto soprattutto quando questo patrimonio è il frutto di una vita di lavoro e, soprattutto, se una persona ha cinque figli come me”. L’ex premier si è detto convinto che questo ddl non possa diventare legge dello Stato perché “sarebbe una cosa gravissima, non ci sarebbe più una vera democrazia in un paese dove una parte politica, non avendo neppure vinto le elezioni, ma andando al governo si proponesse di andare addosso al principale avversario politico”. Dal capoluogo siciliano il leader azzurro ha commentato anche le dimissioni rassegnate dal giudice della Corte Costituzionale Romano Vaccarella: “E’ un fatto che ci preoccupa, perché la presenza di Vaccarella contribuiva a rendere meno forte la dominanza della sinistra nella Corte in cui ci sono state tutte le nomine da parte di due capi di Stato appartenenti alla sinistra che hanno messo lì persone di loro fiducia e della stessa area”. E sulla campagna elettorale a Palermo del sindaco uscente Cammarata, Berlusconi ha sfoderato una battuta: “Credo che se i cittadini non dovessero confermare un sindaco e un buon governo che hanno operato così bene…vorrei dire una battuta…la dico…dovrebbero essere ricoverati per infermità mentale tutti”.
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