MOLISE. Arrestato il comandante provinciale dei carabinieri di Campobasso, Maurizio Coppola, in servizio nel capoluogo molisano dal 2005, assieme ad altri sette tra carabinieri e poliziotti appartenenti al corpo di polizia giudiziaria della Procura di Larino.
Si tratta dell’ex comandante della polizia municipale di Termoli, Ugo Sciarretta, dei tre carabinieri luogotenente Giovanni Pagano, maresciallo Raffaele Esposto e Luigi Soccio (il primo responsabile della sezione di Polizia giudiziaria dell’Arma presso il tribunale di Larino, gli altri due in servizio presso la Compagnia di Termoli) e dei trepoliziotti Michele Tenaglia, Giancarlo Littera e Orlando Zara in servizio presso la sezione di Polizia giudiziaria di Larino. Arresto anche l’avvocato Ruggero Romanazzi, ex carabiniere. L’operazione è stata compiuta proprio su ordine della magistratura di Larino. L’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata a truffa, falso e rivelazione di atti d’ufficio. Secondo gli atti dell’inchiesta, coordinata dal pm Nicola Magrone, si era creato, presso la Procura di Larino, un vero e proprio gruppo separato i agenti che gestivano un commercio illegale di informazioni riservate. L’inchiesta è legata alla precedente indagine, denominata “Black Hole”, che lo scorso anno aveva portato all’arresto di diversi dirigenti della sanità molisana per associazione a delinquere. Tali dirigenti, infatti, avrebbero ricevuto il sostegno del nucleo di carabinieri e poliziotti ora finiti in carcere. Inoltre, uno di questi arrestati, l’avvocato Romanazzi, è uno dei legali di Remo Di Giandomenico, ex sindaco di Termoli e parlamentare dell’Udc finito per qualche mese agli arresti domiciliari proprio nell’ambito dell’inchiesta “Black Hole” della Procura di Larino. Inchiesta che riguardava diversi tentativi di trasferire due ufficiali dell’Arma che stavano indagando sui rapporti tra politica e affari, nell’ambito delle due più importanti inchieste condotte negli ultimi anni in Molise, “Piedi d’argilla” a Venafro e la stessa “Black hole” a Larino e Termoli. Le “pressioni” avrebbero riguardato il comandante della Compagnia di Venafro, tenente Antonio Bandelli, e il suo collega della Compagnia di Termoli, Fabio Muscatelli.