WASHINGTON. Bush mette il veto sulla legge del Congresso che prevede il ritiro delle truppe Usa dall’Iraq tra il 1 ottobre 2007 e fine marzo 2008.
“Una mossa che equivale a fissare una data per il fallimento”, ha commentato il presidente americano. “I membri di Camera e Senato – ha poi detto – hanno approvato un disegno di legge che sostituisce le valutazioni dei nostri comandanti militari con le opinioni dei politici”. Un veto che giunge in contemporanea con la notizia, fornita dal ministero dell’Interno iracheno, dell’uccisione del capo di Al Qaeda in Iraq, Abu Ayyub al-Masri, a nord di Baghad. Notizia però smentita, da un gruppo legato all’organizzazione di Osama Bin Laden. Si attendono, pertanto, delle conferme. I Democratici, maggioritari al Congresso, non avranno con ogni probabilità i numeri necessari per superare la decisione del presidente. Le date per il ritiro rientrano in una legge che prevede il rifinanziamento per 124 miliardi di dollari delle guerre in Iraq e Afghanistan. Bush ha detto che i leader Democratici e Repubblicani del Congresso sono stati invitati alla Casa Bianca per cercare di conciliare le diverse posizioni.