Follini annulla la visita per “imbarazzo”

di Antonio Taglialatela

Marco FolliniTRENTOLA DUCENTA. E Marco Follini ha dato forfait. Il senatore e leader dell’Italia di Mezzo, del quale era stata annunciata la visita a Trentola Ducenta per venerdì sera, alla fine, non è arrivato in città,…

Alfonso Eramo…mettendo in serio imbarazzo la sezione cittadina coordinata da Alfonso Eramo e anche la coalizione “Arcobaleno” del candidato a sindaco Nicola Pagano a cui l’Italia di Mezzo ha aderito nei giorni scorsi, abbandonando l’altra lista “Trentola Ducenta Libera” di Nicola Picone con cui aveva raggiunto in precedenza un accordo. In realtà, già dalla sera precedente circolava la voce che Follini sarebbe andato soltanto a Casal di Principe e ad Aversa. “La Digos, purtroppo, per questioni di sicurezza non ha potuto cambiare il tragitto del senatore”, è stata la giustificazione fornita ieri da Pagano. Ma, a quanto pare, sembra che lo stesso Follini, d’intesa con il vice coordinatore nazionale Stefano Graziano e il segretario provinciale Carlo Marino, abbia preferito lasciar perdere proprio in virtù del repetino cambio di casacca compiuto da Eramo e dalla sezione cittadina. Nemmeno venti giorni fa Eramo era salito sul palco di piazza Vittoria con Nicola Picone per ufficializzare l’adesione sua personale e del partito alla lista “Trentola Ducenta Libera”. E a quell’appuntamento avevano partecipato anche gli stessi Graziano e Marino, tessendo elogi per il Michele Griffogruppo Picone. Era ovvio, pertanto, che i due, assieme a Follini, si sarebbero trovati in grande difficoltà dinanzi ad una nuova posizione assunta dal partito. Una situazione che non poteva non suscitare polemiche. La più dura è quella di Michele Griffo, ex sindaco e candidato della lista “Libertà con il Polo” guidata da Giuseppe Apicella. “Ma cosa poteva venire a fare Follini a Trentola Ducenta? Una magra figura come l’ha fatta la sua sezione cittadina? Basta mettersi nei panni dei dirigenti provinciali e nazionali che solo qualche giorno fa erano arrivati in città per benedire l’accordo del loro partito con un’altra lista”. Griffo poi spiega quelle che, secondo lui, sono i motivi che hanno portato al “tradimento” dell’Italia di Mezzo: “La verità, e tra l’altro l’avevamo già detto, è che Eramo era stato mandato da Pagano nella lista di Picone per creare confusione. Poi, al momento opportuno, lo ha richiamato, finendo di indebolire quella coalizione”.

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