AVERSA. Spuntano nuovi elementi contro l’inefficienza dell’ospedale Moscati ed in particolar modo del pronto soccorso normanno. Ad essere posto sul banco degli imputati è ancora una volta l’immobilismo del managmant sanitario.
Il 3 luglio scorso è stata richiesta, nei confronti della dottoressa Antonella Molese, direttore sanitario del presidio ospedaliero ‘San Giuseppe Moscati’ un’ordinanza sindacale “per non aver provveduto ad eliminare gli inconvenienti igienico-sanitari segnalati al Pronto Soccorso”. “In seguito ad un sopralluogo igienico-sanitario effettuato dalla dottoressa Giustina Siciliano e dottor Antonio Diana, afferenti all’Unità operativa di Prevenzione Collettiva del distretto 34 di Aversa, presso il Pronto Soccorso del presidio Ospedaliero Moscati, in data 3/07/07 è stato constatato che i lavori di adeguamento prescritti dallo stesso personale dell’Unità operativa di Prevenzione Collettiva sono stati realizzati solo in parte e pertanto si chiede di emettere ordinanza nei confronti della dottoressa Molese, al fine di ottenere il completamento dei lavori prescritti per l’igienicità del Pronto Soccorso”. Non è la prima volta che il Pronto Soccorso del nosocomio normanno si trova al centro delle polemiche per l’efficienza del suo funzionamento. Nei mesi scorsi numerosi sono stati i disservizi offerti. In primis l’assenza di personale medico e paramedico non ha che ha influito negativamente sull’andamento di uno dei pronto soccorsi più ‘visitato’ d’Italia. Le carenze della medicina d’urgenza sono state più volte segnalate da politici di diverso colore, da Forza Italia a Rifondazione Comunista e anche dalla triade sindacale che proprio ieri dichiarava in un comunicato congiunto: “Il Moscati è allo sfascio,