AVERSA. Simpatico sindaco, non parliamo, per piacere, di aspettative, che la destra coltiva sulla sinistra, perché ovviamente saranno deluse; né dei miei giovani amici “intellettuali”, che non amano “rompere”, amano soltanto che Aversa sia una città vivibile sul piano dei diritti e della qualità e con una forte sinistra.
Piuttosto fermiamoci sulle regole della partecipazione democratica e sulle necessarie comunicazioni, che sono gli unici ingredienti per una corretta interlocuzione.
Personalmente desidero che il “mio” sindaco e il “mio” presidente del consiglio comunale avessero considerazione della parte, che rappresento, e la ponessero nelle condizioni di svolgere la sua funzione. Questo con il rispetto delle regole e dei tempi, previsti dallo statuto e dal regolamento; ed, anche quando ci fossero urgenze, che dessero, anche alla più minuta minoranza, segni di condivisione delle necessità, che si prospettano.
Sul tema della condivisione abbiamo ricevuto una prima delusione, forte e violenta, veramente inaspettata, nel primo consiglio; così come nell’ultimo, a fronte di una prevedibile scadenza, c’è stata una levata di scudi contro chi chiedeva solo il rispetto delle regole e la possibilità di partecipare consapevolmente. Il criterio dei numeri non crea una strategia vincente. E’ facile vincere con i numeri a favore, convincere è più difficile.
Se su questo c’è accordo tra Lei e la sua “crescente” maggioranza e la “mia”, purtroppo decrescente, minoranza, sarò ben lieto di accettare il suo invito per un caffè.
Con l’amicizia di sempre,
Mimmo Rosato