NAPOLI. C’è anche un appuntato dei carabinieri tra le otto persone arrestate questa mattina all’alba. Umberto Delle Donne, già in servizio presso la Tenenza dei carabinieri di Melito, in provincia di Napoli, dovrà infatti rispondere di rivelazione di segreti d’ufficio e di favoreggiamento.
L’operazione dei carabinieri del nucleo operativo di Castello di Cisterna è scattata all’alba contro affiliati ai clan camorristici attivi tra Secondigliano e Scampia. A finire in manette, oltre Delle Donne, anche altre sette persone, tutte legate ai clan degli “scissionisti” e dei Di Lauro, protagonisti di una delle più note e crude faide di camorra degli ultimi anni. In particolare in manette sono finiti anche Francesco e Luigi Amato, entrambi cugini di Raffaele Amato, boss del clan che si oppone a quello dei Di lauro. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli. E proprio durante le indagini i carabinieri, coadiuvati anche dagli uomini della direzione distrettuale antimafia, hanno anche accertato il movente di quattro diversi omicidi riconducibili alla guerra di Scampia per il controllo del traffico di sostanze stupefacenti in tutti i quartieri dell’area a nord di Napoli e di alcuni comuni della provincia partenopea. Le altre sette persone sono tutte accusate di associazione a delinquere di stampo camorristico e finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
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