Emma Bonino e Marco Pannella candidati “in tandem” alla segreteria del Partito Democratico. L’annuncio è dello stesso ministro per le Politiche europee ed esponente dei Radicali, che al comitato nazionale straordinario del suo partito, ha fornito le motivazioni di tale decisione.
“Il Partito democratico – ha affermato la Bonino – può ancora acquisire un valore strategico per i futuri assetti politici italiani, con l’ambizione di connotare il presente e il futuro dell’intera democrazia italiana. Questa è la posta in gioco che ha spinto Pannella a candidarsi e che io ho condiviso da subito”. Ma per il comitato dei “saggi” del Partito Democratico la candidatura Bonino-Pannella è “irricevibile” perché occorre che prima i due sciolgano il loro partito. “Ma al Pd non è iscritto nessuno perché ancora non c’è”, replica il ministro Bonino, che aggiunge: “Noi siamo un partito biodegradibile, ma non lo sono le nostre storie, le nostre iniziative. Mi sembra bizzarro che ci chiedano uno scioglimento preventivo”.
La candidatura dei due radicali si aggiunge a quelle di Walter Veltroni, Enrico Letta, Furio Colombo, Rosy Bindi, Mario Adinolfi, Jacopo Gavazzoli Schettini e Lucio Cangini. Per candidarsi alla leadership del partito gli aspiranti devono raccogliere tra le 2mila e le 3mila firme in cinque regioni, con un minimo di 100 per regione, che dovranno essere presentate alla sede dell’ufficio tecnico di Piazza Santi Apostoli a Roma entro il 30 luglio.