MILANO.
Il meccanismo utilizzato da un gruppo di quattro cittadini brianzoli, pluri-pregiudicati, era ingegnoso: prima venivano annotati i numeri di targa di migliaia di automobilisti che transitavano sulla Milano-Venezia, segnandosi ora e data, poi si risaliva all’identità di ognuno di loro. Infine, si notificavano le false contravvenzioni (ne sono partite 300) per il superamento del limite di velocità entro i