Dura la reazione di tutti i gruppi dell’opposizione che hanno scelto di non votare il decreto e abbandonare l’aula a causa dell’ennesimo salvataggio dei senatori a vita sull’“emendamento Manzione”, particolarmente dura la reazione di Schifani: “In quest’aula – afferma il capogruppo di Forza Italia – non c’è più una maggioranza politica, il voto dei senatori a vita è stato determinante, ne prendano atto il presidente del consiglio e della repubblica. Queste sono votazioni falsate e contrarie al principio democratico”.
Solo ieri, con 157 a favore e 154 contrari, il Senato aveva approvato un emandamento sull’inasprimento delle regole per il passaggio delle funzioni dei magistrati.
L’emendamento, proposto dal senatore ulivista Manzione, pur avendo incassato il parere negativo dall’esecutivo, ha trovato i voti favorevoli della Cdl che, in questo modo, è riuscita a strappare la maggioranza all’Unione. Il ministro Mastella, nel caso in cui fosse approvato anche il secondo emendamento di Manzione, aveva preannunciato le dimissioni dall’incarico e l’apertura della crisi di governo. Ora il DDL sarà posto al voto della Camera.