Partito Democratico, bocciati Di Pietro e Pannella

di Redazione

Antonio Di PietroROMA. Questa notte l’ufficio tecnico-amministrativo del Partito Democratico ha esaminato le documentazioni presentate a sostegno delle candidature alla segreteria nazionale e ha accolto quelle di Walter Veltroni, Rosy Bindi, Enrico Letta, Mario Adinolfi, Pier Giorgio Gawronski e Jacopo Gavazzoli Schettini.

Accolta, inoltre, sebbene con riserva, la candidatura di Furio Colombo, cui sono state concesse quarantotto ore perché possa integrare tutta la documentazione presentata. Tra i bocciati spiccano i nomi illustri di Marco Pannella e di Antonio Di Pietro, le cui candidature sono state dichiarate inammissibili ai sensi dell’articolo 1, comma 2, e dell’articolo 7, comma 4, ossia “leader riconosciuti di forze politiche nazionali delle quali non hanno dichiarato lo scioglimento in modo esplicito ed impegnativo”. I candidati che hanno visto respinte le loro richieste, hanno ora 48 ore di tempo per presentare ricorso. Intanto, il leader radicale commenta così la sua sconfitta: “Ero più che preparato”, e aggiunge: “Ricorrerò, e comunque combatteremo quantomeno fino a quando nello schieramento opposto non si manifesterà una minoranza laica e liberale, determinata, consapevole, intransigente e concreta”. Invece l’ex pm di “Tangentopoli” Antonio Di Pietro dal suo blog fa sapere di voler riflettere se restare o meno all’interno dell’Unione.

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