CATANIA. Il Tribunale per i minorenni di Catania ha disposto la scarcerazione e l’affidamento a una comunità di Antono Speziale, il giovane indagato per la morte dell’ispettore Filippo Raciti, che era detenuto dal 6 febbraio scorso per resistenza a pubblico ufficiale per gli scontri scoppiati quattro giorni prima, durante il derby di calcio Catania-Palermo.
La decisione è stata motivata dai giudici con l’attenuazione delle esigenze cautelari e non per le condizioni psicofische dell’imputato, perché la perizia disposta dal Tribunale avrebbe accertato che le condizioni di Antonino Filippo Speziale erano compatibili con la detenzione. Secondo quanto si è appreso la Procura della Repubblica per i minorenni non presenterà ricorso contro il provvedimento ritenendolo “una buona soluzione”. Speziale è stato scarcerato perché l’ordine di arresto per omicidio ripristinato dal Tribunale per il riesame nei suoi confronti dopo la revoca disposta dal Gip non è operativo, perché deve passare ancora al vaglio della Cassazione. Speziale non ha ancora lasciato il carcere per i minorenni di Bicocca in attesa che venga trovata la comunità adeguata in cui sarà trasferito successivamente. Secondo quanto si è appreso il Tribunale ha valutato una nuova relazione che è stata depositata dall’istituto penitenziario di Bicocca sul comportamento del detenuto, che è stata positiva, e anche l’ampia confessione per il reato di resistenza aggravata resa in udienza dall’imputato. “Le esigenze cautelari – scrivono i giudici – possono ritenersi attenuate e la tutela della collettività garantita mediante un adeguato intervento di sostegno ed accompagnamento del giovane in un contesto diverso da quello carcerario”. Per il Tribunale per i minorenni questo contesto non può essere quello familiare perché, si legge nel provvedimento, i coniugi Speziale “seppure consapevoli di avere avuto una condotta educativa a volte incoerente nell’arco degli anni, avendo perdonato alcune intemperanza del figlio”, allo stato “non posseggono la dovuta autorevolezza educativa”. La Procura della Repubblica per i minorenni aveva espresso parere negativo, ma in base alla valutazione della perizia medica, ma adesso, si è appreso in ambienti qualificati, si è detta “soddisfatta per la soluzione adottata dai giudici” e “non presenterà alcuna istanza contraria”. Il processo a Speziale riprenderà domani, ma potrebbe essere subito rinviato perché sono pendenti due richieste dei legali dello studio Lipera: una di ricusazione dei giudici, che sarà valutata il prossimo 6 agosto dalla Corte d’appello di Catania, e una di trasferimento ad altro distretto giudiziario, per incompatibilità ambientale, del procedimento che sarà valutato dalla Cassazione in data da destinarsi. Intanto Roberto Speziale, il padre di Antonino Filippo, ha reso noto di avere inviato una lettera aperta a Marisa Grasso, vedova dell’ispettore di polizia, chiedendole di “invitare gli organismi competenti a far luce” sugli scontri del 2 febbraio scorso allo stadio Angelo Massimino, durante il derby di calcio Catania-Palermo, che causarono il decesso dell’investigatore “valutando l’ipotesi del fuoco amico”.