Rignano, prosegue interrogatorio dei bimbi. Taormina attacca Naso

di Antonio Taglialatela

Carabinieri nella scuola di RignanoTIVOLI (Roma). L’interrogatorio di ieri della seconda bimba considerata idonea a rendere testimonianza sulla vicenda dei presunti abusi sessuali ai danni dei piccoli di Rignano Flaminio si è risolto con una nuovo atto di accusa alle maestre Marisa Pucci e Patrizia Del Meglio, …

…ma anche, come sottolineato dai difensori degli indagati, con il riconoscimento che la piccola, di 4 anni e 10 mesi, a quei “giochi cattivi” non ha partecipato, ma ne ha sentito solo parlare. La bimba, infatti, ha chiamato in causa due maestre della scuola materna Olga Rovere, ma ha anche sostenuto che “le cose bruttissime non le ha viste, ma solo sentite”. Un’audizione segnata da un iniziale atteggiamento di “chiusura” della piccola, la quale, alla richiesta di parlare di quei giochi che avvenivano nella scuola ha detto: “Sono cose faticose, non le voglio raccontare. Se le sente mia madre…sono cose bruttissime avvenute all’interno della scuola, in particolare in una stanza del seminterrato dove facevamo il gioco delle statue”. Carlo TaorminaPoi, dopo una pausa, la bimba è stata più prolissa ed ha aggiunto di essere stata nella casa della maestra Marisa Pucci ed ha fatto riferimento anche ad un’altra donna, la maestra Patrizia Del Meglio, che “faceva cose cattive”.

Intanto, slitta di trenta giorni, su richiesta delle tre psicologhe che compongono il collegio peritale, il deposito della perizia già previsto per oggi di altri due bambini della scuola di Rignano Flaminio. A chiedere il rinvio al gip di Tivoli Elvira Tamburelli sono state la dottoressa Angela Giganti, Antonella Di Silverio e Marilena Mazzolini, alle quali è stato affidato il compito di esaminare se i bambini che sono al centro dell’indagine siano in grado di sostenere un interrogatorio per chiarire i fatti.

Per l’avvocato difensore dei genitori, Carlo Taormina, la proroga per la consegna della perizia sui due bimbi dimostra “lo scrupolo dei consulenti del giudice e l’assoluta tranquillità nel responso da consegnare per verificare la capacità a testimoniare”. “Questo modo di andare avanti – ha aggiunto il penalista – dimostra che non c’è alcun complotto contro gli indagati e non si creano ostaggi per indirizzare le parole dei piccoli che sono stati vittime – secondo noi, e per l’accusa – di violenze ed abusi sessuali. C’è una linearità di comportamento che non offende alcun merito giuridico”. Riguardo alla perizia

che sarà depositata il 30 agosto, Taormina aggiunge che si attenderà il responso, certi che “si aggiungerà con una valutazione a favore dell’accusa”. “Ma aspettiamo con tranquillità, senza problemi”. In merito poi alle dichiarazioni di ieri dell’avvocato Giosuè Bruno Naso, difensore di una delle maestre indagate, Taormina sottolinea: “Considero gravissimo quanto affermato dal collega. Come si può dire che la piccola, ieri, è stata ostaggio del giudice. Si dovrebbe procedere forse per abuso d’ufficio nei confronti del gip Elvira Tamburelli?”. Secondo il legale ci sono poi delle contraddizioni tra quanto affermato dai diversi collegi difensivi. “Da una parte si dice che non si è aggiunto nulla. Che anzi non è stato detto nulla. Dall’altra si dice che il giudice ed il perito hanno costretto la piccola a dire quello che non voleva. E’ stata una udienza difficile, sofferta, ma non si dove travalicare il limite”. Per questo l’avvocato Taormina, dopo un incontro con le famiglie, “valuterà la posizione giudiziaria dell’avvocato Naso”. Potrebbe esser denunciato? “Bisogna vedere cosa decideranno i padri e le madri dei bimbi”. Il penalista, infine, rivela che il collega Naso ha spesso usato nei suoi confronti “una condotta poco consona”. “Lui perde qualche volta le staffe. – ha concluso – Forse è in debito d’ossigeno per come sta andando la causa”.

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