AVERSA. Apre a sorpresa per il nuovo reparto di ostetricia ginecologia dell’ospedale “Moscati” di Aversa. Complici il caldo torrido di questa estate e le condizioni igienico-strutturali precarie della divisione, da giovedì 2 agosto il vecchio reparto ha chiuso i battenti ed è entrato in funzione quello nuovo di zecca.
Era completo, collaudato e pronto all’uso da fine novembre ma in attesa del taglio del nastro ufficiale per mancanza di arredi. L’impegno di spesa previsto per l’acquisto dei materiali, superiore ai 211mila euro, imponeva l’effettuazione di una gara d’acquisto di tipo europeo, quindi dall’iter particolarmente lungo, di conseguenza l’apertura del reparto e il taglio del nastro, preannunciato ufficiosamente per fine gennaio, erano saltate.
Però, a quanto pare, il caldo ha risolto l’empasse. Considerando che l’arredo era arrivato qualcuno deve aver pensato di fare un blitz e aprire comunque il reparto così da consentire alle partorienti di affrontare, almeno logisticamente, al meglio “l’avventura” di diventare mamma. Così da quarantotto ore il nuovo reparto di ostetricia e ginecologia del Moscati è funzionante. Quattordici le stanze di degenza, da uno, due e tre letti, tutte fornite di bagno interno, capaci di ospitare in totale 32 pazienti, tre sale travaglio, un complesso operatorio al top, dotato di due sale parto, utilizzabili come sale operatorie d’urgenza, una sala operatoria principale, impianto di sterilizzazione per biancheria e di strumenti, oltre a medicheria, cucina, stanze per medici e paramedici, una sala destinata a riunioni o convegni e, naturalmente, ambienti tutti climatizzati.
Un gioiello, un fiore all’occhiello per il Moscati che sarà inaugurato ufficialmente, probabilmente, a fine settembre, quando le sale parto e la sala operatoria saranno complete dei letti operatori che, al momento, mancano ancora imponendo l’uso del vecchio complesso operatorio e delle vecchie sale parto. Resta però il problema del personale. A fronte dalla cresciuta richiesta d’assistenza, la divisione diretta da Carmine Di Serio soffre di un grave calo nel numero di paramedici e specialisti in servizio, ridotto sensibilmente rispetto alle reali necessità da pensionamenti e malattie professionali che impediscono l’effettuazione dei normali turni di servizio e in qualche caso impediscono l’utilizzo del personale nelle attività operatorie, ovviamente la riduzione numerica dell’organico effettivamente in servizio impedisce di garantire i giusti livelli di assistenza. Tant’è che, per il personale medico, circa sei mesi fa proprio Di Serio lanciò alla direzione aziendale un sos per l’assegnazione di cinque specialisti che non pare siano arrivati.