AVERSA. Sguardo smarrito, aspettano in fila davanti allo sportello informazioni della Caritas in piazza Mazzini. Documenti alla mano e la speranza di ricevere parole di rassicurazione sul loro destino.
La nuova procedura di erogazione dei permessi di soggiorno, avrebbe dovuto semplificare e migliorare il processo. Invece a 8 mesi dalla sua entrata in vigore è un vero grido di allarme quello che si leva dagli sportelli cittadini della Caritas: “Il nuovo sistema per il rinnovo dei permessi di soggiorno è in crisi, c’è molta disinformazione e praticamente ogni giorno dobbiamo far fronte alle richieste di aiuto che ci arrivano, spesso sentendoci noi stessi impotenti”, racconta Teresa Della Volpe, responsabile dello sportello informativo e del segretariato sociale della Caritas aversana, istituzione che rappresenta il principale punto di riferimento per gli immigrati presenti sul territorio cittadino. 1612, secondo i dati Istat aggiornati al 2006, gli immigrati ad Aversa con un evidente prevalenza di uomini e donne dell’Est rispetto agli africani che almeno a partire dagli anni ’80 costituivano la maggioranza. Da gennaio l’introduzione del nuovo Kit postale per la presentazione dei documenti per le domande di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, ha complicato la vita agli immigrati. “La maggior parte delle richieste sono bloccate da gennaio, – spiega Della Volpe – e anche quando sarà possibile ottenere l’agognato permesso bisognerà ricominciare tutto daccapo, perché il permesso dura solo un anno”. La trafila della nuova legge prevede che il kit postale sia inviato al Centro servizi delle poste italiane per una prima valutazione. Ma essendo il sistema completamente informatizzato, già lì iniziano i problemi. “È capitato che bastasse una parola scritta in maniera poco chiara perché tutto si bloccasse. Per non parlare dell’aumento dei costi. A fonte dei 14,62 Euro previsti in precedenza per la marca da bollo, ora è necessario pagare oltre alla marca da bollo anche 27,50 Euro per il permesso di soggiorno elettronico e 30 Euro di assicurata, molto più di quanto richiesto normalmente dalle poste per una normale assicurata”.
da Il Mattino, lunedì 06.08.07 (di Anna Sgueglia)