Rete Orobianco, convegno sul comparto bufalino

di Redazione

il sindaco di Cancello Arnone, Pasqualino EmeritoCANCELLO ARNONE (Caserta). Un incontro produttivo, in termini di proposte e di confronto, il primo appuntamento tecnico-scientifico organizzato dai rappresentanti della Rete Territoriale “Orobianco”, composta dai Comuni di Cancello Arnone, Aversa e Mondragone.

Il convegno “Settore agro-zootecnico e comparto lattiero caseario: analisi e prospettive”, tenutosi venerdì 3 agosto nella villa comunale di Cancello Arnone, ha visto affrontare in rapida sequenza le principali emergenze e prospettive del comparto lattiero-caseario bufalino. Ad intervenire al dibattito, moderato da Espedito Pistone, il sindaco di Cancello Arnone Pasqualino Emerito, l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Mondragone Vincenzo Papa, il vicesindaco di Cancello Arnone Raffaele Ambrosca e il Commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Antonio Limone. In platea, una folta rappresentanza del mondo degli allevatori e dei produttori di latte bufalino, e numerosi amministratori dei Comuni del Basso Volturno interessati alla esperienza della rete territoriale “Orobianco” e alla discussione in programma. L’incontro ha segnato anche l’apertura della XXX Festa della Mozzarella di Bufala Dop di Cancello ed Arnone, come ha sottolineato nel suo intervento il Rete Orobiancosindaco Emerito, anche se i temi trattati in quasi tutti gli interventi hanno riguardato particolarmente la tutela e lo sviluppo del comparto bufalino, anche alla luce del decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il quale è stata determinato “lo stato di emergenza nel territorio della provincia di Caserta e zone limitrofe per fronteggiare la diffusione della brucellosi negli allevamenti bufalini”. “Il nostro obiettivo come amministrazione, e come rete territoriale Orobianco – ha precisato Pasqualino Emerito – è la salvaguardia e la valorizzazione degli allevamenti e dei nostri prodotti bufalini. Non vogliamo cavalcare l’onda delle sentenze del Tar, anche se oggi sono in favore dei nostri allevatori, come risposta alle decisioni che vengono prese al di sopra delle nostre teste. Noi vogliamo tendere ad una soluzione definitiva e condivisa. E la rete territoriale risulterà importantissima per la promozione della mozzarella, del nostro territorio e delle nostre istanze”. L’invito ad avviare un percorso congiunto è quindi giunto anche dal vicesindaco del comune di Cancello Arnone, Raffaele Ambrosca, che ha affrontato apertamente il problema brucellosi. “Il piano regionale, e lo stato di emergenza proclamato dal Governo, per quello che è al momento di nostra conoscenza, non tengono conto di diversi fattori: delle difficoltà economiche e di ripopolamento che avranno gli allevatori in caso di abbattimento di tutti i capi sospetti e della necessità di tutelare un comparto ed un prodotto quale la mozzarella i bufala”, ha commentato Ambrosca. “Innanzitutto va precisato che non c’è una emergenza per la salute. Ed inoltre la strategia approntata dall’Ente regionale che prevede l’abbattimento delle bufale infette in 15 giorni, qualora fosse l’unica strada percorribile, deve prevedere un ristoro per gli allevatori che riguardi sia il valore dell’animale che la mancata Festa della Mozzarellaproduzione. Io credo, – ha concluso l’ex sindaco – che questa è una partita che si gioca ad un livello più alto rispetto al nostro, con interessi troppo forti e difficili da scalzare. Ma l’unica strada è quella di un intervento dilazionato nel tempo che non distrugga e impoverisca sotto ogni punto di vista gli allevamenti”. Un’analisi che ha chiamato in causa direttamente il commissario dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, Antonio Limone, il quale ha spiegato la duplice difficoltà di salvaguardare contemporaneamente la salute pubblica e il patrimonio agrozootecnico da parte dell’Istituto. “Ho accolto volentieri il vostro invito a partecipare a questo simposio per tentare di fare chiarezza sulla questione che ci troviamo ad affrontare. La brucellosi è una malattia subdola che compare e scompare periodicamente nel giro di qualche settimana e la mia preoccupazione è anche la vostra, – ha spiegato Limone, rivolgendosi anche agli allevatori presenti in platea – “ovvero che avvenga uno stillicidio che porta le aziende a chiudere. Per evitare tutto questo, è necessario seguire il piano regionale che prevede controlli periodici per arginare il problema ed un vaccino sperimentale. Una volta eliminata la brucellosi, il comparto della filiera bufalina diventerà il volano di tutta l’economia della provincia casertana”.

Ufficio Stampa “Spotzone”

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