CASERTA. “Il progetto iniziale di costituzione del Pd affermava la necessità storica di un nuovo partito che fosse davvero di massa e che facesse della partecipazione di tutti i cittadini e del mondo dell’associazionismo una cosa fondamentale. Tuttavia, questo ambizioso progetto è stato totalmente disatteso.
L’attualità dimostra che i gruppi dirigenti casertani dei due maggiori partiti di centrosinistra vogliono costruire un Pd a propria immagine e somiglianza. Difatti non sfugge la netta prevalenza, nel comitato dei 48 ‘saggi’, sempre degli stessi esponenti politici dell’establishment di ‘una parte’ dei Ds e di ‘una parte’ dei DL, autoreferenziati e mossi solo dalla voglia di autoconservarsi; è eclatante la scarsa presenza di donne, ma, soprattutto, l’assoluta mancanza di giovani e della gente comune slegata dai partiti e dalle logiche della finta democrazia esistente nei partiti. In effetti questo ‘apparato’ dei 48 casertani è il risultato del lavoro interessato e “di parte” dei soli Squeglia e Greco (…Diana), che oggi rappresentano solo la metà dei partiti che tuttora dirigono ufficialmente e che saranno smentiti e pesati definitivamente dal risultato delle urne del 14 ottobre. Denuncio quindi da queste colonne al comitato regionale e nazionale del PD che la costituzione del Comitato dei 45 di Caserta è caduta in mani sbagliate ed inaffidabili, e quindi è avvenuta tradendo da subito i principi ispiratori e fondatori del PD, soprattutto per aver seguito la politica ‘dell’escludere’ e non ‘dell’includere’, del ‘chi non sta con me è contro di me’; infatti non solo non sono stati inseriti validi giovani e donne ma addirittura non è stato inserito nessun aversano, che sia Ds o Dl o società civile, come se Aversa non facesse più parte della provincia di Caserta e solo perché presenze aversane avrebbero cozzato con gli interessi degli orticelli di Squeglia e Greco (…Diana), ai quali invece non interessano Aversa e gli aversani nel Pd perché non sono alla loro corte. Praticamente tale comitato casertano non è per il Pd ma contro il Pd e forse per un altro eventuale fantomatico partito che ha come principi ispiratori e fondatori quelli giusto contrari a quelli del Partito Democratico. Il Pd nasce invece con la finalità di portare dentro quella parte della società civile di centrosinistra che vuole una politica attenta all’analisi delle problematiche e delle esigenze dei cittadini, e che sia lontana dall’autoreferenzialità e dal depauperamento delle risorse comuni. Bene invece l’altra parte dei Ds casertani che intorno a Nicola Ucciero e al manifesto ‘La sfida dei democratici’ stanno dando il senso giusto alla nascita del PD casertano, aggregando già associazionismo, società civile oltre ai socialisti di Ottaviano Del Turco di Caserta, e pronti a preparare liste per le primarie con una forte presenza di giovani oltre quella obbligatoria di donne”.