CESA. Che l’agro aversano sia un territorio difficile e pieno di contraddizioni non è sicuramente una novità. Criminalità organizzata, microcriminalità e illegalità diffusa sono senza dubbio gli indicatori principali che abbassano l’indice di vivibilità riportato nelle statistiche nazionali.
Raid vandalici, scippi, furti alle strutture pubbliche contrassegnano ormai tutti i comuni del Casertano e del Napoletano, tra cui anche Cesa. L’ultimo episodio è avvenuto lunedì mattina: vittima dell’ennesimo scippo la madre del sindaco Vincenzo De Angelis. A questo proposito il primo cittadino sottolinea l’importanza di combattere l’illegalità con l’educazione e il senso civico: “Il mio impegno per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico a Cesa non nasce all’indomani della vicenda familiare; fin dal primo giorno del mio mandato ho lavorato insieme alla giunta per la diffusione di valori sani quali la legalità, il rispetto delle regole, la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Credo molto nelle nuove generazioni e ritengo indispensabile un lavoro di educazione e prevenzione della devianza. Lavoro in Prefettura da anni e so bene che la presenza delle forze dell’ordine è importante, ma molto più importante è coltivare il seme della legalità”. Spesso il problema principale dei comuni dell’agro è la scarsità di uomini e mezzi per fronteggiare i malviventi: a Cesa ci sono 9 carabinieri, numero quasi nella norma rispetto alla densità di abitanti, ma il sindaco sembra contrario a chiedere i rinforzi: “Nonostante debba doverosamente sollecitare i carabinieri per un impegno costante sul territorio, in qualità di sindaco devo prendere atto che a Cesa non c’è mai stata una caserma così attiva e funzionale: i nostri carabinieri svolgono un lavoro pregevole sia in ufficio, sia in strada, sia per la sorveglianza e inoltre stanno dando una mano anche ai vigili urbani con controlli severi. Siamo un comune fortunato ad avere una pianta organica di 9 elementi perché qualche anno fa vi erano soli 9 carabinieri sui comuni di Cesa, Carinaro e Gricignano. La microcriminalità interna al comune è sporadica, ma continuano gli attacchi dei non residenti, spesso provenienti dalla periferia napoletana”. A questo punto il sindaco De Angelis parla di un progetto per Cesa: “Per tutelare i cittadini stiamo lavorando ad un progetto di videosorveglianza, che si potrà realizzare grazie a fondi regionali”.