Ci sarebbe un tentativo di estorsione dietro le accuse di molestie sessuali nei confronti di Don Pierino Gelmini. Oggi il sacerdote ha detto: “La mattina in cui cui dovevo andare per essere interrogato ho ricevuto una telefonata estorsiva”.
La denuncia sarebbe partita da un paio di ragazzi, ai quali si sono aggiunti altri cinque. Secondo Don Gelmini questa storia sarebbe legala ad un furto notturno avvenuto in comunità da parte dei ragazzi accusatori, i quali per tale motivo furono espulsi. Gli stessi ragazzi, come riferito da Don Gelmini, dopo quell’episodio avrebbero anche minacciato il sacerdote (“Tanto te la faremo pagare”) e chiestogli dei soldi (“Noi veniamo a discutere, così tratteremo”). Il fondatore della Comunità Incontro per tossicodipendenti ha poi dichiarato di non essere arrabbiato e di aver già perdonato i suoi accusatori. “Sono persone – ha detto – che nella vita hanno sofferto e molte volte addebitano la loro sofferenza agli altri. Uno di questi, in una lettera che mi scriveva uscendo dal carcere, dopo dieci anni, mi diceva ‘la miglior vendetta è il perdono’, come per dire: ‘Don Pierino perdonami!’. Però forse il suo perdono era finalizzato a una forma di estorsione: dopo aver ritrattato le accuse che mi aveva fatto, sperava da me chissà che cosa. Io gli ho trovato il lavoro – non è che io ti debba dare qualcosa perché tu ritratti, perché dici la verità – e dopo però ha riconfermato, visto che forse non aveva avuto i vantaggi che voleva. Allora è evidente che io devo accettare la mia croce”. Alla domanda se dietro questa storia vi sia un disegno di qualche tipo, Don Gelmini ha risposto: “Credo di sì. Non è chiusa l’indagine, come è possibile che queste notizie siano uscite?”.
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