La campagna sociale, promossa dalla “Associazione Contro Tutte Le Mafie”,presieduta dal dottor Antonio Giangrande, al fine della presentazione presso il Tar di un ricorso collettivo a favore dei “candidati poveri”, non idonei al concorso forense, ha avuto successo.
Il concorso forense, sessione 2006, con i risultati pubblicati recentemente, dalle prove acquisite, emerge essere, non solo vetusto nella forma, ma anche truccato nel merito. Si è rilevato che alcune commissioni erano illegittime, perché non vi erano tutte le componenti professionali previste dalle norme. Si è rilevato, inoltre, che alcune commissioni: hanno aperto la busta grande, contenente due buste piccole; hanno aperto le buste piccole, una contenente il nome ed una contenente il compito; hanno letto e corretto il compito di oltre 4 pagine; i 5 membri si sono consultati; hanno dato il voto e il giudizio. Tutto in 3 minuti!!! Il Tarha dichiarato questi 3 minuti estremamente insufficienti per la correzione. E ancora, alcune commissioni i compiti non li hanno corretti, come risulta dalla mancanza di glosse o correzioni; altre commissioni hanno sottolineato, artatamente, alcune frasi del compito, senza aggiungere glosse esplicative; altre commissioni non hanno motivato il punteggio; altre commissioni hanno dato motivazioni antitetiche al punteggio; altre commissioni hanno dato motivazioni illeggibili; altre commissioni hanno modificato il punteggio per bocciare il candidato. Tutte nullità rilevate da pronunce del Tar. Tutte le commissioni hanno adottato una percentuale media del 30%, indotta dalla “lobby forense”, al fine di impedire l’accesso ai “non sponsorizzati”, in un concorso a numero aperto. Si stanno predisponendo i ricorsi collettivi e sono state presentate denunce penali per abuso di ufficio e falso. Per quanto anticipato, migliaia di praticanti avvocato, come tutti i disoccupati, non rappresentati da alcun partito politico o associazione sindacale, in autunno, in concomitanza con l’adozione della riforma delle professioni, terranno una manifestazione di protesta a Roma, per evidenziare al Parlamento, luogo in cui lobby e furbi son ben rappresentati, che le riforme che li riguardano devono tenere conto, anche, degliinteressi di quellaparte debole della società civile.
Siti web: www.associazionecontrotuttelemafie.org