Prendendo spunto dalla eclatante notizia dei giocattoli Mattel prodotti in Cina con materiali pericolosi e la bufera prevedibile – con i bambini non si scherza – che ha investito la nota casa di giocattoli americana, ho iniziato un piccolo “gioco” che mi ha portato in pochi minuti a fare una inquietante riflessione.
Tanti, troppi sono i prodotti di uso quotidiano provenienti dall’estremo oriente e fabbricati soprattutto dalla Cina, che entrano normalmente nelle nostre case. Elettrodomestici, cellulari, personal computer, occhiali da sole ed altri, ma chissà quanti tra questi prodotti sono a rischio perchè tossici o presentano difetti di costruzione. Per i prodotti importati – tra questi figurano anche la salsa di pomodoro, il pesce, i dentifrici, tessuti ed oggetti colorati, ecc – ci vorrebbero le stesse giuste e severe regole sul piano della qualità e della sicurezza del consumatore, che sono richieste ai prodotti italiani. Le Istituzioni italiane (in particolare le Regioni) dovrebbero attivarsi con il Governo di Shanghai per promuovere iniziative congiunte e per evitare che i molti prodotti cinesi facciano concorrenza sleale ai prodotti italiani. Per esempio la passata di pomodoro il suo costo è estremamente basso e competitivo rispetto a quella prodotta in Italia, ma il suo prezzo è determinato dall’utilizzo di manodopera sottopagata, senza alcuna tutela, e chissà da quale materia prima utilizzata. In conclusione, c’è solo una amara considerazione da fare, quella che molti prodotti, o parti di essi, provenienti da aziende cinesi e presenti sul mercato sono da considerarsi pericolosi; ma quali iniziative, quale competenza, abbiamo messo in atto per verificare quali di questi prodotti effettivamente provengano dalla Cina e come controlliamo l’eventuale pericolosità, quali azioni abbiamo attivato per sollecitare il Governo cinese ad ampliare i controlli sulla qualità dei prodotti esportati. Trattare con superficialità questa questione, già così grave, potrebbe trasformarla in un problema di inaudita portata nei prossimi anni.