GIAPPONE. Fu Platone (nel Crizia e ne i Dialoghi) il primo ad evocare il mito di Atlantide, in epoche successive fantasiosi racconti di altri scrittori hanno fatto diventare questa isola uno dei i misteri archeologici più affascinanti al mondo. In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 31 luglio 2005, l’autore Franco Foresta Martin, parlando di Atlantide, si interrogò sul dubbio della sua collocazione.
Nel 2002 Sergio Frau “spostò” le Colonne d’Ercole, lasciando intendere che queste si sarebbero trovate in Sardegna e che la grande civiltà di cui Platone parla sarebbe quella nuragica distrutta da un cataclisma. Per gli archeologici greci Ganalopulos e Mavor, Atlantide è invece da ricercare nell’isola di Santorini (Cicladi), in parte sprofondata a causa di un’eruzione vulcanica. Negli anni Sessanta un altro archeologo greco pensò di aver scoperto un legame fra i palazzi minoici di Creta e l’isola perduta. Di recente l’americano Sarmast sarebbe giunto alla conclusione che Atlantide sarebbe sommersa sotto la costa sud orientale di Cipro, fino a giungere alla teoria dell’autorevole geografo svedese Ulf Erlingsson dell’Università di Uppsala che afferma, dopo anni di indagini, che la descrizione di Platone nel Crizia si adatterebbe perfettamente allo scenario tipico dei monumenti preistorici che si trovano in Irlanda. Erlingsson, autore tra l’altro di un libro sull’argomento, lega il mito di Atlantide alla cultura megalitica estesa delle isole britanniche e dell’area del Mare del Nord. La teoria di quest’utlimo farebbe coincidere l’Irlanda come parte del continente sommerso di Platone contraddicendo gli scritti del filosofo greco che lo narra completamente sprofondato, attribuendo all’Irlanda la patria della civiltà atlantidea. L’ultima scoperta, in ordine di tempo, del geologo Masaki Kimura dell’Università Ryukyu di Okinawa collocherebbe invece resti di un’antica civiltà, nelle acque dell’isola Yonaguni. Gli archeologi, questa volta, sono convinti di averla trovata Atlantide, sommersa a