È passato ormai un anno dall’indulto, il provvedimento che con l’oggettivo sovraffollamento delle carceri diede la libertà a circa 26mila detenuti. Ma circa un quarto dei beneficiari del provvedimento sono tornati a delinquere ed inevitabilmente sono tornati in prigione, mentre solo 96 sono stati impegnati in progetti di reinserimento lavorativo.
L’indulto oggi rischia di essere vanificato dalla mancata approvazione di alcune riforme sulla giustizia e dalla scarsità di risorse. In circa quindici mesi di operato del Governo Prodi non è stata prodotta alcuna innovazione sulla questione “giustizia”, vi sono state poche iniziative per abbreviare i tempi dei processi, tagli drammatici alle risorse, una riforma dell’ordinamento giudiziario volta a diminuire l’indipendenza dei giudici e a rendere impossibile il corretto svolgimento delle loro funzioni. L’unico vero provvedimento resta quello dell’indulto che, in questo modo , sarà stato solo “un’occasione mancata”, poiché rimettendo in libertà decine di migliaia di condannati anche per i reati più gravi (furti, rapine, droga, e persino omicidio), è stato vanificato il duro lavoro delle Forze dell’ordine e dei Magistrati, che spesso hanno pagato anche con la loro vita per affermare la cultura della legalità.