Dopo aver smentito, come consuetudine, quanto dichiarato il giorno precedente, l’ineffabile Umberto Brisighella, segretario della sezione di Scorrenteggio sul Mincione, della Lega per l’Autonomia della frazione Nord di Vimodrone sul Mincione, escogita l’ennesima trovata.
Rifacendosi alla canzone della celebre Mina, il Brisighella dice: “Non gioco più”. Per non essere da meno dell’altro Umberto che ha invitato a non giocare più al Lotto ed alle lotterie gestite dallo Stato, il nostro Umberto ha dichiarato guerra a tutti i passatempi, senza alcuna distinzione.
Sicuramente lo slogan di facile presa e il titolone a nove colonne sul quotidiano di partito “La voce di Scorrenteggio”, faranno il loro effetto e, da domani in poi, saranno tempi duri per tutta una serie di simpatici giochini.
Una dei primi a lamentarsi dell’Umbertun è il parroco di Sarzanello sul Cocuzzolo del Brentello, in Alta Val Tronfia.
Il povero prete, che organizzava
Ma, niente paura. Intervistate dal nostro corrispondente Albino Alpino, le vecchiette, con uno strano accento, hanno dichiarato, per usare un simpatico eufemismo, che di quello che dice l’Umberto “non gliene frega una beneamata minchia”.
Un altro settore che potrebbe entrare in crisi è quello della briscola. Interi paeselli dell’Alta Val Purcheria hanno tremato dalle fondamenta appena appresa l’ideona dell’Umberto.
La fiorente economia della “briscolata davanti ad un bel fiascon de vin” potrebbe risentire fortemente dello sciopero del gioco, anche se un vecchio oste, medaglia d’oro della Resistenza, ha dichiarato ai nostri microfoni: “Ma non vi preoccupate. Ma quale sciopero della Briscola. Quel tipo lì ha la stessa credibilità del due di coppe”. E se lo dice l’oste, bisogna credergli…
Comunque il Gran Padano non è il solo a sparare cazzate. La moglie di Brisighella, per protestare contro il marito che, a causa degli impegni politici e dell’immenso carico di lavoro giornaliero, svolto nelle vesti di Segretario della Lega per l’Autonomia della frazione Nord di Vimodrone sul Mincione, non tromba più, ha proposto lo sciopero delle casalinghe. Le aderenti alla Federazione Italiana Casalinghe Alpine hanno subito aderito alla protesta.
Le altre hanno dichiarato: “Per noi, non se niuna diferensa. Quei sciur ciacolano (parlano) ciacolano e non concludon mai niente…altro che duro!”