AVERSA. «Il provvedimento di assenso alla realizzazione di manufatti destinati a ipermercato nell’area Texas è illegittimo perché contrario alle previsioni del Piano Regolatore Generale e, pertanto, va annullato». Questo il passaggio più significativo di un documento unitario del partito di Forza Italia sottoscritto dal coordinamento cittadino, dall’intero gruppo consiliare, dagli assessori Isidoro Orabona, all’urbanistica, e Luciano Luciano, alle attività produttive, (entrambi hanno rimesso le deleghe nelle mani dei responsabili azzurri), ……
…… dal senatore Pasquale Giuliano e dal consigliere regionale Giuseppe Sagliocco, nel quale si parla anche «di una campagna stampa ispirata da ambienti ben individuati, tendente a evidenziare presunte lotte interne al partito», condannando «tali scoperti tentativi» e invitando «ad isolare chi semina veleni e innesca trappole, peraltro grossolane e visibilmente provocatorie»: un riferimento che sembrerebbe essere diretto più agli alleati che alle opposizioni. Tanto che Nicola Golia e compagni aggiungono: «Forza Italia si assume e si assumerà le responsabilità politiche e amministrative di tutte le decisioni, linee e indirizzi ai quali sarà chiamata a partecipare, prendendo le opportune distanze da atti, condotte o scelte che non rispondano ad una tale corretta logica di coalizione». E continua: «Di fronte a chiare manovre diversive ed autoassolutorie o ad interventi diretti a rimarcare ”estraneità” mai messe in discussione, si trova costretta, rispetto all’area Texas, ancora una volta, a ribadire la sua inequivocabile posizione che di per se stessa spazza ogni cortina fumogena o presa di posizione tardiva, sospetta ed opportunistica». Da qui la decisione di sottoporre ai suoi tecnici di settore gli atti relativi al destino dell’area ex Texas. Gli organismi azzurri, anche se in chiusura della nota, non dimenticano una difesa di Ciaramella e concludono: «Dovrebbe essere, infine, superfluo sottolineare che al sindaco, responsabile dell’amministrazione (spetta ogni iniziativa di controllo e di attuazione che non può essere di certo delegata, e che mai lo è stata, a una formazione politica».
Il Mattino