VILLA LITERNO (Caserta). Una notte in Comune. In compagnia dei vigili urbani. La terza, dall’occupazione della sala consiliare del Municipio di martedì scorso.
Una protesta, quella per ottenere un consiglio comunale aperto, a cittadini, politici, istituzioni, che affronti il problema del sito di ecoballe a Lo Spesso, sequestrato lo scorso 9 agosto. Un’occupazione portata avanti dai consiglieri comunali di opposizione, che stasera culminerà un un’assemblea pubblica nell’aula consiliare. E con la maggioranza dell’amministrazione del primo cittadino Enrico Fabozzi decisa a non concedere il consiglio comunale aperto finchè non avrà in mano le motivazioni che hanno portato al sequestro del sito di ecoballe. Solo conoscendo tali motivi, hanno affermato, si potranno rendere conto del reale pericolo del sito, e soprattutto sapere se in relazione a tale pericolosità è stata disposta la momentanea chiusura del sito. Il pericolo, per i politici di maggioranza, è quello di cadere in una trappola tesa loro dalla minoranza, che li induca a convocare un consiglio comunale aperto senza che ve ne sia una reale necessità: è questo il ragionamento della maggioranza, che forse confida anche nella stanchezza degli ‘occupanti’ per liberare la stessa aula consiliare. “Per quanto mi riguarda, resterei in sala consiliare anche fino alle prossime elezioni comunali”, afferma Andrea Bocchino, segretario dello Sdi. Che ieri mattina, alle sette, ha lasciato il Comune. “Dopo una notte senza aver chiuso occhio, perché soffro d’insonnia”, afferma. Poi, all’una del pomeriggio, di nuovo al suo posto. “E’ importante garantire sempre la presenza di un consigliere comunale, altrimenti i vigili urbani devono provvedere a chiudere il Comune. Con uno di noi presente, invece, cioè con almeno un consigliere, non lo possono fare. Domani sera (stasera per chi legge, ndr) convocheremo un’assemblea. E confidiamo nella partecipazione dei partiti, oltre che dei cittadini. Si, dei partiti, perché questa è una battaglia per i cittadini ma che deve essere portata avanti politicamente”, aggiunge Bocchino. Consiglieri comunali che si alternano, che discutono, che leggono. E che attendono notizie e decisioni dalla maggioranza del primo cittadino Enrico Fabozzi. Notizie che lo stesso Fabozzi avrebbe già fornito, tramite altri esponenti della maggioranza e attraverso il suo portavoce. Il consiglio Arturo Falcone non lo convocherà. “Sbaglia, anche perché in passato, sulle ecoballe, il consiglio comunale aperto si è tenuto eccome, 5 volte. Anche in piazza”, conclude Bocchino.
dal Corriere di Caserta, 08.09.07 (di Antonio Casapulla)
L’esecutivo Fabozzi insiste: “Per ora nessun consiglio”
Intanto, l’Amministrazione Comunale di Villa Literno ha diramato un comunicato con lo scopo di chiarire alcuni punti sul sequestro del sito di Ecoballe in località Lo Spesso, utilizzato come argomentazione dalla Minoranza per giustificare l’occupazione della Sala Consiliare. Il sito è chiuso da 2 anni, mentre in quello confinante, che insiste sul territorio del Comune di Giugliano, continuano ad arrivare balle di rifiuti. Eppure le proteste riguardano solo Villa Literno. Come mai? Il motivo del sequestro, risalente ad un mese fa, è tuttora sconosciuto e l’Ente è ancora in attesa di ricevere copia dell’ordinanza di sequestro, dalla quale si evinceranno le reali cause dello stesso. Non c’è nessuna intenzione, da parte dell’Amministrazione, di evitare la discussione su un problema che interessa tutti i cittadini. Proprio
Il volantino della maggioranza: “Speculano sui morti di cancro”
“Dopo circa due anni dalla chiusura del sito di ecoballe, quando siamo in vista della campana elettorale per le amministrative 2008, la minoranza occupa il consiglio comunale per protestare contro l’amministrazione che aveva convocato un consiglio comunale sul problema delle ecoballe”. E’ quanto si legge in un volantino dei consiglieri di maggioranza in merito all’occupazione da parte dei loro colleghi di minoranza. L’intenzione della maggioranza, stando a quanto affermato dai consiglieri, era quella di verificare se esistevano motivi per una convocazione aperta ai cittadini. Tuttavia, la minoranza ha “impedito la discussione” e ha occupato la sala consiliare. L’episodio della vicenda ecoballe nasce dal provvedimento di sequestro del sito Lo Spesso “mentre il confinante sito di Giugliano resta aperto”. La maggioranza ha sostenuto che si resta “in attesa di ricevere una copia del provvedimento”. Il sospetto di un piano di sfruttamento a fini elettorali spinge l’amministrazione comunale ad essere prudente per evitare “un nuovo stato di allarme che può diventare strumento politico”, si legge nel volantino. Nella lunga e tormentata vicenda ambientale “abbiamo scoperto che c’è un’opposizione senza scrupoli, che si nutre di informazioni giornalistiche e che si alimenta del parere di medici spudorati”. Medici che, secondo la maggioranza, “sfruttano la credibilità del proprio titolo professionale per ingannare i cittadini con false notizie scientifiche sulle malattie incurabili”, che “giocano sulla memoria dei nostri cari, sfortunate vittime del cancro”, aggiungono. Poi, nel volantino, si legge come “un consiglio comunale aperto ha bisogno di motivi certi e validi per essere convocato. Se invece serve per organizzare una specie di processo giudiziario affinché i personaggi della minoranza si travestano da magistrati noi della maggioranza non lo permetteremo”.