CASERTA. Domenica 16, a Maddaloni, nella villa Franco Imposimato, a partire dalle ore 19, si terrà un’assemblea pubblica su “Lo Uttaro”, organizzata dal comitato emergenza rifiuti.
Comunicato stampa: Il 23 aprile scorso in località Lo Uttaro si è aperta una discarica pericolosa e inquinante. i miasmi dell’inquinamento si sono diffusi anche a Maddaloni, soffocando i cittadini per una intera estate. La Discarica di Lo Uttaro è illegale, il commissario di governo per l’emergenza rifiuti, il presidente della provincia Sandro De Franciscis e il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti con un protocollo d’intesa hanno deciso l’11 novembre 2006 di sacrificare 200.000 cittadini. I firmatari del protocollo e cioè del documento che approvava la discarica hanno agito in conflitto con tutto quello che i precedenti Prefetti, Commissari di governo e dirigenti pubblici avevano dichiarato su Lo Uttaro. La cava in cui è stata aperta la discarica è profonda 30 metri ed ha perforato la falda acquifera. In essa c’erano già rifiuti sversati abusivamente di cui non si sa la classificazione e la provenienza. Il percolato dei rifiuti sversati è colato nelle falde acquifere inquinandole. Il Comitato Emergenza rifiuti ha denunciato ogni fatto alle autorità giudiziarie. La Magistratura Penale, quella civile e amministrativa sono informate delle verità di Lo Uttaro. La Regione Campania nel 2005, dopo vari e attenti monitoraggi, ha dichiarato l’area di Lo Uttaro sito di interesse nazionale da sottoporre a immediata bonifica e messa in sicurezza. Nel Casertano le malattie tumorali sono in notevole aumento. uno studio medico dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha accertato un forte aumento delle neoplasie nelle popolazioni dei comuni vicino alle discariche. Maddaloni, Caserta, San Nicola, San Marco, Marcianise hanno i terreni e le falde inquinate da sostanze tossiche e cancerogene ed in molte zone è vietata la coltivazione ed il pascolo. Sono stati stanziati un milione di euro per trasferire i cumuli di rifiuti visibili a Caserta, Maddaloni e Marcianise. Nonostante cio, non ci sarà alcuna la bonifica per il risanamento del suolo inquinato dai rifiuti ma ci si limiterà a togliere i vecchi rifiuti per portarne di nuovi. La messa in sicurezza e la bonifica del Foro Boario di Maddaloni è fondamentale per il ripristino dell’attività produttiva finalizzata a sostenere la filiera agro-zootecnica della provincia di terra di lavoro. Differenziata, compost, biostabilizzato, impianti di selezione, impianti di compostaggio, impianti a freddo e riciclaggio realizzabili con una spesa molto inferiore a quella che si sta sprecando per le discariche e i termovalorizzatori è ciò che ci vuole per trasformare il rifiuto da veleno a risorsa. Possibile che lo Stato non abbia i mezzi e le risorse per risolvere l’emergenza?
Comitato emergenza rifiuti 3476472516 – 3338619118 – 3383545634
Comitato per la salute pubblica di Maddaloni 3394813126