Ferrovia del Mare, siglata l”intesa

di Redazione

De Franciscis firma il protocollo d'intesaCASERTA. Cinquant’anni dopo la sua dismissione, la Provincia di Caserta punta a riattivare la “ferrovia del mare”, che collegava l’area aurunca con il basso Lazio.

Il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, ha siglato questa mattina, nella sala Giunta dell’Ente, il protocollo d’intesa per la redazione dello studio di fattibilità che mira al recupero della tratta Sparanise-Formia-Gaeta, con la realizzazione della Linea ferroviaria Nord-Occidentale. Con De Franciscis hanno firmato l’accordo i sindaci di Sessa Aurunca, Luciano di Meo (delegato anche dei colleghi di Sparanise e Cellole), di Teano, Raffaele Picierno, gli assessori delegati di Carinola (Ceraldi) e Francolise (Simeone), alla presenza dell’assessore provinciale ai Trasporti, Antonio Reccia, del presidente della Commissione consiliare Trasporti, Amilcare Nozzolillo, e del direttore generale della Provincia, Alessandro Diana. All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana.

la riunione coi sindaci

Nella programmazione della mobilità provinciale, l’infrastruttura è ritenuta strategica per lo sviluppo del territorio “e va a sanare – spiega De Franciscis – la separazione funzionale e infrastrutturale venutasi a creare ormai da cinquant’anni tra una vasta area di Terra di Lavoro, che va da Sparanise al litorale domizio-aurunco fino al Fiume Garigliano, la restante parte del territorio provinciale e l’area del basso Lazio”. “Pertanto – aggiunge l’assessore Reccia – abbiamo avvertito la necessità di proporre alla Regione Campania, nell’ambito della programmazione del progetto di Metropolitana Regionale, il recupero di tale asse ferroviario, fondamentale per attuare un riequilibrio territoriale, attivando processi di mobilità sostenibile e di ammagliamento delle aree nord-occidentali della provincia con la conurbazione casertana e i servizi insediati, in particolare le sedi della Seconda Università, oltre che di sviluppo turistico e logistico, vista la possibilità di collegamento dell’interporto di Maddaloni-Marcianise con il Mof di Fondi e con l’area portuale di Gaeta”. Il recupero proposto è relativo al tratto oggetto della ricostruzione post-bellica, che va da Sparanise Rfi-Bivio Gaeta a Fasani via Sessa Aurunca Superiore che, dopo l’innesto con Direttissima Roma-Napoli all’altezza di Cellole, si propone di prolungare con una breve bretella di collegamento (circa 6 km ) con Baia Domizia, dotando così il litorale domizio. In tal senso si è già espresso il Consiglio provinciale di Caserta, approvando le osservazioni al Piano territoriale regionale e il Piano di Bacino di Traffico.

LA SCHEDA: “LA STORIA DELLA FERROVIA”

L’ ideazione e attivazione della “ferrovia del mare” è avvenuta in epoca umbertina. L’opera fu finanziata nel 1879 con la Legge “Beccarini”, la costruzione avvenne tra il 1890 ed il 1892 e nello stesso anno la linea fu posta in esercizio. Nel 1957 fu decretata la dismissione, appena dopo 7 anni dalla ripresa del servizio dopo la ricostruzione post-bellica, la “Ferrovia degli Aurunci” ha rappresentato per il territorio già dell’antico Distretto di Gaeta di Terra di Lavoro (territorio che si estendeva da Fondi a Francolise) il naturale legame con Caserta e la restante parte della provincia.

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