Il primo virus informatico iniziò ad infettare i computer di tutto il mondo esattamente 25 anni fa. Il suo ideatore fu Rich Skrenta, ai tempi 15enne, originario di Pittsburgh, Usa.
Rich oggi 40enne, è un alto dirigente di una società specializzata in informatica. Alcuni media americani in questi giorni lo hanno intervistato per l’anniversario della sua invenzione. Ha affermato che il suo “Elk Clone” (il virus da lui creato) è considerato il primo “virus nascosto” capace di riprodursi di volta in volta da un computer all’altro. Oggi sono ben pochi i file dannosi ai quali si può attribuire, propriamente, il nome di “virus”. Un tempo lo scambio dei file avveniva tramite supporti fisici, generalmente i floppy, erano questi ad essere veicolo delle infezioni e quindi era importante, volendo creare un virus, che si diffondesse quel tipo di memoria trasportabile. Attualmente, invece, la trasmissione di virus avviene tranquillamente tramite la rete, senza più bisogno di scambiarsi cd o floppy, ma tutto grazie ad un normale cavetto allacciato alla linea telefonica.