Anno 2057: riaprono le scuole

di Redazione

 Finalmente si sono riaperte le scuole. Anche da quest’anno scolastico 2057 ci si attende la solita sfornata di “bravi italioti”.

Da quando, anni fa, l’Italia fu divisa in tre macroregioni confederate: la Bossola, la Romola e la Terronia, i risultati scolastici dei nostri ragazzi sono andati via via migliorando. Forse anche grazie ai nuovi programmi scolastici, preparati all’epoca dal famoso trio dei Ministri della Pubblica Distruzione: Ricattone, Impasticcato e Cafonotto, i risultati scolastici degli studenti Confederati sono considerati i “più migliori” del mondo. Ricordo che all’epoca della separazione italica, i neo ministri si posero subito l’interrogativo: “Ma conoscere la capitale dell’Africa, a che cacchio serve?”. La risposta fu corale: “Al resto di niente”. Da quel momento, l’intero sistema scolastico confederato, si mise freneticamente all’opera per redigere i nuovi programmi. La cosa più difficile non fu trovare docenti preparati, stampare nuovi libri, modificare vocabolari ed enciclopedie per adattarli al “nuovo corso”, ma convincere gli “anziani” genitori che un “Corso di Sculettata Provocante”, per una ragazza carina serve più della conoscenza del Latino e del Greco (lingue morte, completamente sconosciute ai V.I.P.). Da quel giorno passi avanti ne sono stati fatti. Le nuove materie affascinarono immediatamente i giovani. Ricordo ancora le file interminabili per iscriversi ai Master di secondo livello, ai Corsi integrativi, alle Scuole di Perfezionamento, ai Programmi a Quiz, alle Accademie Reality o alla mitica Università della Cultura Moderna, dove il Rettore Magnifico Leo Mammalucco, deliziava gli allievi con sagaci battutine sulle tette della sua Assistente di cattedra brasiliana. Ma facciamo un po’ la storia di questi ultimi quarantasette anni. Nel 2010 ci fu, come abbiamo detto, la separazione dell’Italia. Nel 2011 la Trimurti ministeriale emanò il famoso Decreto Farenhait 451 che obbligava tutti i possessori di libri ad usarli come legna da ardere. Ricordo ancora la frase spiritosa di uno dei Ministri: “Ma a che cazzo servono. Se uno vuole sapere qualcosa non legge mica i libri, si fa mandare un messaggino”. Nel 2015 furono introdotte alcune nuove materie: “Storia del riciclaggio del denaro sporco” (memorabili le lezioni del prof. Cicciuzzo Lupara) e “Geografia dei privilegi e dei privilegiati” (impedibili i Corsi tenuti dal Gran Maestro Lucignolo Massone, Arconte di Porto Cervo). Nel 2020 scoppiò lo scandalo di Pagellopoli, quando furono scoperti alunni che, pur avendo avuto dei dieci in pagella (che ricordo fu reintrodotta perché il nuovo sistema dei crediti e dei giudizi non riusciva ad entrare nelle teste di minchia dei Ministri), erano stati ammessi al “Corso per Tuttologo Televisivo” (notoriamente riservato a personaggi dal quoziente d’intelligenza pari allo zero assoluto). Nel 2025 ci fu la famosa sfornata delle Veline. Ricordate? Il “Corso di balletto arrapante” batté il record assoluto d’iscritti: due milioni (tra i quali, purtroppo, molti aspiranti coreografi ed alcune novantaduenni).

Nel lontano 2030 ci fu l’enorme successo della “lenzuolata” Bersagli. Tra le nuove norme, il consenso maggiore fu riscosso della reintroduzione della “bacchettata sulle mani”. Ma, a differenza dell’ottocento, erano riservate a quei professori che, pur sollecitati da Ministri, Sottosegretari, Vescovi o Presentatori Tv non avessero promosso con il massimo dei voti i vari raccomandati. Inutile dire che in pochi mesi si consumarono più bacchette in Italia sulle nocche dei malcapitati professori che in Cina e Giappone per mangiare. Ad un certo punto, però, arrivò la crisi del 2037. Ci furono importanti ed accesi dibattiti sul futuro della cultura “italiota”. Nonostante la Confederazione avesse laureato il maggior numero di studenti universitari da quando esiste la penisola e nonostante questi si fossero affermati come i migliori fotografi e cameraman ricattatori del mondo, i più attivi ballerini “rosa” del pianeta, nelle più sculettanti vallette mai apparse in tv, nei più insulsi ospiti mai pagati per sparare cazzate a raffica, nei più instancabili frequentatori d’isole famose, nei peggiori conduttori di TG faziosi dell’universo, nei politici più corrotti dall’epoca di Giulia Agrippina Augusta, nei calciatori più ignoranti di tutti i tempi e nei cantanti neomelodici più cafoni della galassia, non si riusciva più a conquistare un Nobel o a brevettare una qualsivoglia invenzione, foss’anche uno stuzzicadenti. I ricercatori erano letteralmente scomparsi. I centri d’eccellenza medica chiusero per mancanza di medici. Anche per curarsi un raffreddore bisognava andare all’estero. Nessuno sapeva più leggere un testo scritto in latino, greco (per la verità neanche in italiano). Una tragedia. Per fortuna nel 2052, cinque anni fa, la svolta epocale della nascita delle tre “Libere Università per il recupero della cultura”: la “Libera Università di Cologno Monzese” per la Bossola, la “Libera Università di Saxa Rubra” per la Romola e la “Libera Università Vesuviana” per la Terronia. I primi laureati si aspettano proprio per quest’anno. Speriamo bene. I tre Magnifici Rettori hanno fatto sapere di essere piuttosto ottimisti sulle qualità intellettuali dei neolaureati. La prima Facoltà che sfornerà i geni destinati a formare la classe dirigente della Confederazione, sarà quella d’Economia Politica della Libera Università di Terronia.

Auguri, perciò, al Magnifico Rettore: Chiarissimo Professor Gennaro Malommo.

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