RAVENNA. Sembra siano stati punti dalla Zanzara Tigre i pazienti, residenti in Provincia di Ravenna, affetti da una malattia che inizialmente faceva supporre, per le caratteristiche sintomatologiche, una infezione virale da pappataci.
I risultati degli esami di laboratorio eseguiti dal Dipartimento di epidemiologia dell’Iss, su campioni biologici delle persone colpite, invece hanno indicato come causa del focolaio epidemico il virus Chikungunya (la malattia è diffusa in alcuni Paesi africani ed asiatici che si affacciano sull’Oceano Indiano). Il virus chiamato in causa appartiene al Gruppo degli Arbovirus. Il serbatoio dell’infezione è rappresentato prevalentemente dall’uomo, mentre i vettori di trasmissione sono rappresentati da alcune specie di zanzare, presenti anche nel nostro Paese. Il virus Chikungunya provoca una malattia moderata, con sintomatologia febbrile, brividi, mal di testa e dolori articolari e muscolari; frequentemente è presente anche un’eruzione cutanea, ed in alcuni casi anche sintomi gastrointestinali. L’andamento è benigno e la malattia si risolve spontaneamente in pochi giorni senza terapia specifica, anche se i dolori articolari possono persistere a lungo e richiedere trattamento sintomatico. In persone anziane, o con importanti patologie concomitanti, possono essere possibili gravi complicanze, così come avviene per altre malattie virali quali l’influenza. L’infezione non si trasmette per contatto diretto tra uomo e uomo o per via aerea, ma a seguito di punture da parte di zanzare infette. Gli interventi efficaci per la prevenzione e il controllo della diffusione dell’infezione si basano infatti sulla eliminazione del vettore (soprattutto le zanzare del genere Aedes, come ad esempio