SANT’ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo il manifesto del gruppo consiliare di opposizione “Uniti per l’Alternativa” sulla questione discariche abusive.
Cari concittadini, al ritorno dalle vacanze, abbiamo trovato il territorio del nostro comune invaso da cumuli di rifiuti di ogni genere, una pattumiera a cielo aperto, con vere e proprie discariche in numerose zone di Sant’Arpino. Via Volta, via Martiri Atellani, via della Libertà, viale e vecchio ingresso del cimitero, sono diventate delle zone ad alto rischio igienico – sanitario, con odori nauseabondi e spazzatura depositata abusivamente da giorni che cresce in maniera esponenziale. Dove sono coloro che dovrebbero provvedere ad eliminare il pericolo per la salute dei cittadini? Sono giorni che attraverso interrogazioni, lettere, giornali, siti internet, viene chiesto da più parti un intervento risolutore, ma sia l’assessore Arena, che il responsabile del servizio si sono chiusi in un assordante silenzio, asserragliati nel fortino di via Mormile. Un silenzio colpevole ed imbelle, che non trova nessuna giustificazione, ma serve solo ad aumentare lo sconcerto dei cittadini, che preferirebbero un paese con meno feste, ma pulito. La ditta incaricata del servizio di igiene urbana si limita alla raccolta così come prevede il capitolato, un riassetto complessivo del territorio, dal punto di vista igienico – sanitario non è più rinviabile, ma il sindaco e gli assessori si preoccupano per i loro concittadini? La raccolta differenziata, non è stata mai sostenuta dalla giunta Savoia che, dopo grandi annunci con cui è stata lanciata, non ha fatto nulla per elevare la qualità del servizio. I risultati del resto segnano nettamente il passo. Un fallimento! Tra l’altro non è corretto ricondurre la pulizia del paese alla mera raccolta dei sacchetti. Perchè anche quando si raccolgono, il paese è sporco, lo spazzamento delle strade è inesistente, i cittadini devono provvedere, personalmente, alla pulizia degli spazi antistanti le loro abitazioni, le periferie sono abbandonate, le strade di ingresso di Sant’Arpino sono prive del minimo arredo urbano degno di un paese civile. Strade ostruite da lavatrici e vecchi divani, campi e percorsi sterrati ricolmi di macerie, rifiuti ingombranti di ogni tipo, batterie di auto usate. In termini di salute pubblica, integrità ambientale e tutela paesaggistica i danni sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Cittadini, questi amministratori non sono in grado di tutelare la salute della cittadinanza, mandiamoli a casa.