AVERSA. Dopo le varie congetture e proposte, talune per la verità alquanto “fantasiose” , sulla realizzazione della pista di atletica, l’atleta Giovanni Mondanaro, reduce da un secondo piazzamento al meeting internazionale di Loughbourg (Inghilterra), offre a Pupia le sue riflessioni.
Mondanaro, cronache recenti hanno prefigurato la realizzazione della pista di atletica in vari siti(ex Texas, Parco Pozzi, Maddalena…) ed in virtù di vari tipi di provvedimenti . Che giudizio si sente di dare su quelle che, al momento, sembrano essere nulla di più che voci di corridoio? Per la verità sinora le chiacchiere della politica sono sconfinate nell’ assurdità. Ritengo che allo stato per una serie di motivi, fra cui il rispetto degli standards che una pista d’atletica deve possedere e la fruibilità e la disponibilità degli spazi, al momento l’unica soluzione percorribile sia quella di realizzarla nell’ambito del parco della Maddalena, una volta sede del manicomio civile. L’amministrazione comunale e l’Asl Ce2, proprietaria di gran parte del sito, dovrebbero, pertanto, trovare un’intesa per offrire alla comunità di Aversa, e non solo, una struttura che gran bene farebbe allo sport ed alla formazione dei nostri giovani.
Lei in più di una circostanza si è reso promotore di questa realizzazione .Quali saranno le sue prossime iniziative in tal senso? Ho intenzione di organizzare e promuovere una raccolta di firme a sostegno della realizzazione della pista d’atletica, a supporto della quale fare un convegno dal titolo emblematico: “Pista d’atletica:quale futuro?”
Sinora sono stati stanziati per la pista di atletica due delle rate del finanziamento, ottenuto grazie all’impegno dell’ex deputato Paolo Santulli . La prima è stata persa causa un’inadempienza dell’amministrazione. Quali saranno i destini ,secondo lei, della seconda rata di 1.200.000 euro? Laddove, entro maggio del 2008, non dovesse essere presentato un progetto esecutivo temo che andrà persa anche questa rata. Ma l’amministrazione Ciaramella pare non essere particolarmente sensibile alla questione. Un Mondanaro amareggiato, dunque, ma non domo o rassegnato rispetto ai suoi propositi di rilancio di una disciplina quale l’atletica leggera ad Aversa. Una disciplina, fra l’altro, che, nonostante l’assenza di impianti, ha da sempre visto diversi aversani competere a livelli prestigiosi.