AVERSA. Si è celebrato oggi il consueto passaggio del simulacro della Madonna di Casaluce dalla parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo all’abbazia del Castello di Casaluce.
Una cerimonia, questa, che si ripete ogni anno, il 15 ottobre. Alla processione dal Santuario mariano della Madonna di Casaluce a San Lorenzo, dove materialmente è avvenuto il passaggio del simulacro, ha partecipato una rappresentanza dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Ciaramella. Presente il vicesindaco, nonché assessore alla pubblica istruzione, Lucio Farinaro, i delegati Pasquale Diomaiuta e Gino della Valle ed il consigliere Giovanni Marino. Anche stavolta c’è stata una grande partecipazione di fedeli. Il culto dell’effige della Madonna di Casaluce ha una lunga storia alle spalle. La leggenda vuole che in una notte di forte tempesta una donna con un bambino chiese ospitalità ai padri Celestini di Aversa, ma non le fu permesso di entrare perché il monastero era vietato, infatti, alle donne. Andando oltre, chiese ospitalità nel convento dei Celestini di Casaluce, dove le fu concessa. La mattina successiva, nella stanza, al posto della donna, fu rinvenuta una Icona che è, poi, quella che si sono disputati per secoli gli aversani e i casalucesi scomodando anche la Regia Camera dei Regno di Napoli, fino a giungere all’accordo attuale che vede la Madonna di Casaluce da giugno ad ottobre ad Aversa e da ottobre a giugno a Casaluce. I fedeli dei due centri si scambiano il baldacchino (che viene spogliato del mantello del paese cedente e vestito con quello del paese che accoglie l’Icona) all’altezza di una pietra di confine nei pressi del monastero di San Lorenzo.