AVERSA. «Le istanze legittime dei cittadinI non vengono recepite, evidenziando l’arroganza da parte dell’amministrazione comunale, anche nei confronti dell’opposizione che di quelle istanze si fa portavoce».
La denuncia è di Mimmo Rosato capogruppo de la sinistra in consiglio comunale. Dietro l’amaro sfogo del rappresentante di Rifondazione comunista e Comunisti italiani, la vicenda di due sottotetti trasformati in abitazioni, come riferito da alcuni condomini del Parco Aprovitola in via dell’Archeologia. Undici i permessi rilasciati dall’ex dirigente Gennaro Pitocchi per la realizzazione di coperture a tetto a falde che due condomini, i primi a dare il via ai lavori, avrebbero trasformato in mini appartamenti. Tutto senza il permesso dell’assemblea dei condomini costituitasi dinanzi al giudice di pace che fra venti giorni dovrebbe pronunziarsi in merito. «Abbiamo ricevuto la denuncia – spiega il capogruppo de La Sinistra in consiglio comunale, Mimmo Rosato – e ci siamo subito attivati per sollecitare controlli da parte dei vigili urbani attraverso l’assessore al ramo, Gino Della Valle. Il punto è che questi controlli non sono mai avvenuti». A confermarlo il signor Gennaro Errichiello, residente nel parco Aprovitola. «Qui non abbiamo visto nessuno. Intanto è stato persino chiuso l’atrio delle scale che conduce ai sottotetti, impedendoci di aggiustare le nostre antenne». A prendere le difese dei caschi bianchi, il comandante Stefano Guarino: «Sulla base dell’esposto dei condomini del parco Aprovitola ho sollecitato stamane, l’ausilio di un tecnico che possa valutare l’eventuale difformità rispetto al permesso rilasciato». Ed è proprio intorno al numero dei permessi che stanno trasformando strutture preesistenti, che si sta alzando un polverone, seguito alla clamorosa querelle dell’ex Texas. Negli ultimi giorni è stato sospeso un permesso a costruire in via della Libertà per difformità tra grafici presentati e stato dei luoghi. «Segnalazioni di abusi o presunti tali sono arrivati anche per alcune costruzioni in via Roma e per un immobile in via Cadorna per il quale mi appresto a preparare una interrogazione per il prossimo consiglio comunale- continua Rosato-. Il punto cruciale è proprio nella quantità degli abusi che si stanno perpetrando, segno di una illegalità diffusa sul territorio, anche perché in questi casi, facilmente sanabile».
Il Mattino (ANNA SGUEGLIA)