Stop al rischio tumori petizione nelle strade

di Redazione

rifiutiAVERSA. Una petizione per la bonifica dell’agro aversano. L’allarme tumori è sempre più incombente, con percentuali da capogiro rispetto alla media nazionale. A gridarlo a viva voce le impressionanti statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Istituto Superiore di Sanità e della Regione Campania. Statistiche che, sebbene pubblicate da qualche mese, si riferiscono al periodo 1997/2002.

Per cui, ad oggi, la situazione non può che essere peggiorata tenuto conto che il rapporto dell’Oms tiene a sottolineare che «le zone a maggior rischio identificate negli studi sulla mortalità e sulle malformazioni congenite in buona parte si sovrappongono e sono interessate dalla presenza di discariche e siti di abbandono incontrollato di rifiuti». Insomma, è come scrivere «agro aversano ed hinterland settentrionale di Napoli». Una vera e propria terra di nessuno trasformata in maleodorante girone infernale. Partendo da queste premesse, sotto gli occhi di tutti, con dati noti a tutti, ma spesso dimenticati, un gruppo di cittadini, colpiti direttamente da questo fenomeno, al di là di partiti e di associazioni spesso assenti o balbettanti sul tema, «chiede l’aiuto di tutta la popolazione per la raccolta delle firme dirette al presidente della repubblica Giorgio Napolitano, al premier Prodi, ai ministri dell’ambiente e della salute, ai presidenti dei due rami del parlamento e al presidente del parlamento europeo. “Tutti i partiti politici, senza alcuna distinzione di colore, le associazioni, gli studenti di ogni ordine e grado, gli universitari, gli operai, gli artigiani, il settore del pubblico impiego, la società civile, insomma tutti i cittadini, – affermano i promotori dell’iniziativa – sono invitati a stampare il modulo della petizione, distribuirlo negli uffici, negozi, scuole, industrie, locali pubblici, treni e bus e a raccogliere le firme. Una volta compilata, la petizione deve essere inviata al Presidente della Camera dei Deputati. Più ne saremo, più speranze di smuovere le acque stagnanti avremo». «La catastrofe ambientale che sta uccidendo, senza sosta, uomini, donne e bambini di Aversa e dell’agro – si legge nella petizione – deve essere fermata. Per questo invochiamo l’aiuto degli uomini e delle donne dello Stato Italiano. Non è più rinviabile un deciso e risolutivo intervento, in grado di ridare serenità ad una cittadinanza esaperata dalle continue morti, causate dai tumori maligni. Le colpe dello sciagurato comportamento di ignobili criminali, che hanno svenduto la loro terra, non possono più ricadere, indiscriminatamente, sugli inermi abitanti dell’agro e del litorale domizio”. Da qui le richieste: «monitorare capillarmente la situazione sanitaria dell’intero territorio, con l’esatta individuazione dei punti intorno ai quali si riscontra la maggiore crescita percentuale dei casi di tumore, intervenendo con misure drastiche; sorvegliare, anche con l’utilizzo di tecnologie militari, l’immissione di agenti inquinanti nell’atmosfera su tutto il territorio».

Il Mattino (NICOLA ROSSELLI)

L’Oms: è un triangolo della morte

rifiutiLa parte sud della provincia di Caserta ed alcuni comuni della parte nord della provincia di Napoli si caratterizzano per un elevato livello di mortalità per tumore dello stomaco, del rene, del fegato, della trachea, dei bronchi e dei polmoni. Ad affermarlo uno studio dell’Oms. Per entrambi i sessi si registra un trend crescente e statisticamente significativo del rischio mortalità, pari al 4% negli uomini e al 7% per le donne. In alcuni di questi comuni si registra un aumento del rischio tumorale del 19% negli uomini e del 29% nelle donne. Il 43% dei siti avvelenati in Italia è concentrato in Campania. Il litorale domizio e l’agro aversano detengono il record negativo di 163mila887 aree inquinate. Del resto, lo stesso assessore regionale alla sanità Angelo Montemarano, in seduta, il 17 luglio scorso, ha dovuto ammettere che: «Le analisi hanno consentito l’identificazione di un’area nella quale la mortalità generale e i tassi specifici per diverse patologie tumorali sono particolarmente elevati rispetto ai valori regionali. La zona comprende anche la parte sud orientale della provincia di Caserta con i comuni di: Aversa, Capodrise, Casagiove, Casal di Principe, Caserta, Castel Volturno, Marcianise, San Cipriano di Aversa, Santa Maria Capua Vetere, San Nicola la Strada, Villa Literno».

Il Mattino

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