AVERSA. Lo scorso 4 aprile, il dirigente della Polizia Municipale di Aversa, dottor Stefano Guarino, sospese la gara per l’affidamento del servizio di sosta regolamentata e di rimozione, custodia e blocco dei veicoli parcheggiati in area vietata.
Mentre scriviamo, il nuovo bando di gara non è stato ancora pubblicato, né si conosce data certa dell’evento. A detta dell’assessore Luciano la nuova procedura dovrebbe essere esperita entro la prima decade di novembre. Rimaniamo in simpatica attesa. Il problema, però, non può essere rinviato ancora per molto in quanto, il contratto in essere con la “Cooperativa Icaro”, che attualmente gestisce il servizio di sosta regolamentata (le cosiddette “strisce blu”) è scaduto da tempo. Fino a mercoledì 31 ottobre, in ogni caso, il suddetto contratto è in regime di proroga e ha, quindi, ancora pieno valore legale. Dal primo novembre in poi, tuttavia, non si sa cosa succederà. Spero, in ogni modo, che la mia proposta (costruttiva, credo) arrivi in tempo utile per essere discussa ed eventualmente inserita nel Capitolato Speciale d’Appalto.
Veniamo al dunque. Abbiamo detto che la città di Aversa, entro poco tempo, avrà una nuova società che espleterà il servizio ora gestito dalla Icaro e che in più si occuperà del blocco (con le ganasce), della rimozione (con carro gru) e della custodia (parcheggio giudiziario) dei veicoli parcheggiati nelle aree vietate. Le aree di sosta passeranno dalle attuali
E qui arriviamo al succo della proposta. Si potrebbe, per esempio, inserire nel Capitolato Speciale d’Appalto, una clausola che obblighi la ditta a versare, oltre alla cifra annua offerta per l’aggiudicazione, anche una percentuale sotto forma di royalties (non meno del 10% del ricavato annuo dei parcometri). Cosa farne di questi soldi? Sulla scorta di quanto già avviene per lo Stato con il gioco del Lotto, i soldi ricavati potrebbero essere destinati al finanziamento della cultura, al restauro dei monumenti ed all’incremento del trasporto pubblico. Io l’idea di massima l’ho lanciata. Sta ai tecnici comunali trovare il giusto modo di attuarla ed ai politici del centrodestra ritenerla valida o meno “per il bene della città”.