AVERSA. La confusione, il caos, il traffico impazzito sono diventati ormai una consuetudine per quanti quotidianamente sono costretti a percorrere la “Variante” di Aversa a causa di quel famigerato cordolo che divide in due la strada più trafficata della città normanna. Da quando, poco meno di un mese fa, l’amministrazione Ciaramella ha dato il via ai lavori di messa in sicurezza dell’arteria forse più importante della città, le proteste di commercianti e residenti, oltre che di componenti dello stesso esecutivo di centro destra, sono divenute una costante.
Tanto più grave a causa dell’atavica assenza di vigili urbani, il cui corso sembra non essere cambiato nemmeno con l’avvicendamento dei comandanti. «L’incoerenza del progetto – affermano i rappresentanti di categoria – è sotto gli occhi di tutti. Un cordolo sulla variante serviva trenta anni fa, quando la strada era a scorrimento veloce, non ora che è ricca di negozi, ad ogni passo, oltre che di centinaia di palazzi tutti prospicienti l’arteria. Non è possibile che per uscire da una traversa ed imboccare un verso bisogna perdere del tempo inutile costretti come si è ad immettersi nel traffico di zone che potresti facilmente evitare. Insomma, si sta ottenendo il risultato di congestionare sia la Variante che altre zone della città». Da parte sua Antimo Erario, altro commerciante storico della zona, afferma: Stiamo effettuando una raccolta di firme non solo tra i colleghi, ma anche tra i residenti. Speriamo che l’amministrazione comprenda le nostre perplessità, non solo economiche, ma anche sociali. Sono tantissimi, infatti, i residenti che stanno sottoscrivendo la petizione. Ma non ci fermeremo qui. È nostra intenzione impedire questo sfacelo che colpisce tutti quanti sono costretti ad utilizzare la Variante per i loro spostamenti». A calmare gli animi non è servita nemmeno la riunione, tenutasi l’altro giorno, tra i commercianti della Variante e gli amministratori nel tentativo di fornire spiegazioni relativamente alla messa in sicurezza di viale Kennedy. A guidare la delegazione dei commercianti Enzo Palmieri, vice presidente cittadino dell’Ascom. Per l’amministrazione comunale presenti l’assessore Gino Della Valle, delegato alla viabilità, accompagnato dal «responsabile tecnico», il comandante dei vigili urbani Stefano Guarino. Lo spartitraffico della discordia è stato ancora difeso dall’assessore Della Valle, in quota Alleanza Nazionale, che ha dichiarato: «Per me ciò che conta sono i fatti concreti. I centocinquanta incidenti negli ultimi tre anni con ottanta feriti e cinque morti sono questi i numeri che hanno fatto sì che venisse messo in atto un piano particolareggiato per la messa in sicurezza della Variante». Poi, ancora una volta, L’assessore regionale ai trasporti ha parlato di Aversa come un esempio per gli altri Comuni. Invito a giudicare dopo l’ultimazione dei lavori (previsti per il 15 novembre ndr) che prevedono, oltre al cordolo, anche il restringimento dei marciapiedi». «Tre anni, statisticamente, non rappresentano assolutamente un periodo abbastanza lungo per trarre dati significativi. Si tratta, almeno da quelle che sono le notizie in nostro possesso, – fa notare ancora Erario – di lavori eseguiti in base ad uno studio che risale al 2002. In cinque anni è cambiato moltissimo in termini di insediamento della popolazione in zona». L’assessore afferma anche che l’intento è quello di scaricare il traffico della Variante sulla viabilità laterale minore.
Il Mattino