CASTELVOLTURNO (Caserta). Non cala il livello di attenzione investigativa della Polizia di Stato del locale commissariato di Castelvolturno sul fenomeno dei “falsi matrimoni”, escamotage diffusamente utilizzato per regolarizzare la propria posizione sul territorio italiano da immigrati clandestini.
Grazie alla disponibilità economica, derivante il più delle volte dallo spaccio di sostanze stupefacenti, dallo sfruttamento della prostituzione o da altre attività illecite a cui sono in prevalenza dediti, contraggono matrimonio con compiacenti cittadini italiani che versano in situazioni economiche precarie o vivono in contesti sociali di particolare degrado, allettandoli con cospicue somme di denaro o altri tipi di aiuti economici. Il matrimonio contratto consente ai malviventi di ottenere un documento di soggiorno a tempo indeterminato e a richiedere, in tempi brevissimi, addirittura la cittadinanza italiana, mettendoli, così, al riparo da provvedimenti amministrativi di espulsione non solo a carattere amministrativo ma anche conseguenti ad eventuali condanne penali, salvo poi, una volta ottenuta la cittadinanza e raggiunto il loro scopo, richiedere il divorzio.