NAPOLI. Rissa dopo un tamponamento tra due auto. Parolacce, traffico bloccato e persino cinghiate tra i protagonisti. Fatti di ordinaria amministrazione, nelle ore di movida nel fine settimana.
Solo che a essere coinvolti nella rissa di venerdi notte sono stati Ezequiel Lavezzi, l’attaccante argentino del Napoli e sua moglie.Teatro di un venerdì notte molto movimentato per Lavezzi è stata via Chiatamone. Nella strada del centro il solito caos di auto e folla di giovani, dentro e fuori i locali della movida. Ad un tratto, poco dopo mezzanotte, il traffico che procedeva con la consueta lentezza del weekend, si è bloccato all’improvviso. I conducenti di due auto, una Minicooper blu ed una Renault Clio grigio scuro, sono usciti dalle rispettive vetture e sono venuti alle mani. Una scena che non è certo nuova per chi ama tirar tardi nel fine settimana. Solo che questa volta tra i protagonisti della rissa c’era anche l’attaccante del Napoli. “Le due auto si sono fermate all’improvviso: la Minicooper davanti e la Clio dietro – racconta uno dei tanti automobilisti che stava parcheggiando per raggiungere i locali notturni della zona – dalla prima vettura sono usciti due giovani e dalla Clio un uomo e la sua compagna. Poi hanno cominciato a picchiarsi. Ad un tratto la donna si è sfilata la cintura dei pantaloni e ha colpito in fronte uno dei due giovani, apostrofandolo con un espressione un pò colorita (“hijo de….”) in spagnolo. Solo dopo mi sono accorto che con la donna c’era Lavezzi”. L’attaccante del Napoli venerdi scorso non era in ritiro ed era libero da impegni di squadra per la sosta del campionato. In un primo momento si è pensato ad un tentativo di scippo ai suoi danni. In realtà pare che invece ci sia stato un tamponamento tra le due vetture, qualche parola di troppo e un inizio di lite al quale sia Lavezzi che la sua compagna hanno reagito in modo un pò troppo focoso. Comunque è stata l’occasione per El Pocho di dimostrare che forza, determinazione e acrobazie funamboliche non sono solo prerogative dei suoi incredibili piedi ma anche dei suoi pugni. Prima del suo arrivo in Italia era già noto come “el Pocho”, il fulmine. E, da quando Lavezzi è in forza nel club azzurro, molti pensano che, per il suo profilo tecnico, forse gli calzerebbe meglio un altro soprannome: “la scossa”. Come quella che l’argentino riesce a dare (in fondo è stato, anche se per poco, elettricista) all’orgoglio partenopeo. E, dall’altra sera, come quella che ha subito lui. Per fortuna senza conseguenze e senza grossi danni (solo un graffio sulla fronte dell'”avversario” di Lavezzi). Strana invece l’ora della lite, insolita e tarda per un calciatore. Il club ha infatti fissato, come orario limite per gli azzurri le 22.30.
da “Il Mattino”