NAPOLI. Dopo tre giorni dalle elezioni Primarie per il Partito democratico, si va ancora delineando il quadro per la situazione campana. Il leader dovrebbe essere il parlamentare Tino Iannuzzi, sostenuto da Bassolino e da De Mita. La sua percentuale di voti si aggira intorno al 52-55%, scatenando diverse reazioni.
Salvatore Piccolo, altro candidato alla segreteria regionale del Pd, continua a reclamare la verifica sulla regolarità del voto per quanto riguarda i collegi della Circoscrizione Campania 1, quella di Napoli e provincia. Intanto il direttore dell’Utar (ufficio regionale di controllo dei risultati elettorali), Nicola Tremante, assicura che tutto sarà pronto in giornata e smentisce la notizia di una vocazione dei verbali visti i ritardi e i disguidi di questi giorni. Iannuzzi, intanto, in conferenza stampa invita a superare le polemiche per cercare di lavorare tutti insieme: “Dobbiamo cercare di realizzare anche per la politica campana un salto di qualità e di innovazione”. Per Piccolo il risultato cambierà le forze politiche presenti sul territorio e quindi tutto l’assetto campano ed è d’accordo anche il candidato lettiano Eugenio Mazzarella. Il presidente della provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, anch’egli candidato, che oggi parlerà a Napoli, si dice molto scettico sulla vittoria di Iannuzzi. Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania, ricorda l’importanza che i voti campani hanno avuto nel plebiscito dei voti nazionali per Walter Veltroni e dichiara: “Oltre l’82% è un risultato di grandissima forza!”.