VILLA LITERNO (Caserta). Un incidente stradale e Gabriele Bonavolontà muore all’ospedale “Giuseppe Moscati” di Aversa. Sono le otto, Gabriele, 56 anni, infermiere dell’Asl presso il dipartimento di via Orabona, si trova sulla Provinciale Trentola-Ischitella, in direzione Aversa.
In prossimità del primo incrocio (quello che a sinistra conduce a Trentola Ducenta e a destra a Ischitella, venendo da Villa Literno) c’è l’impatto. L’auto di Gabriele si schianta contro un camioncino proveniente dalla parte opposta della strada. L’urto fa ribaltare la vettura che finisce nel fossato. Il camionista contatta immediatamente il 118. Un’autoambulanza arriva sul posto. Contemporaneamente giungono anche i carabinieri di Giugliano, per competenza territoriale. I medici del 118 prestano i primi soccorsi. Prima estraggono l’uomo dalla macchina e poi, dopo le cure immediate, lo conducono all’ospedale della città normanna. All’arrivo al pronto soccorso le condizioni del 56enne sono gravi ma non terminali, almeno all’apparenza. Bonavolontà ha subito già una perdita ematica di circa tre litri di sangue. Una frattura al braccio e due esposte alla gamba, il corpo completamente ricoperto di sangue. Immediato il ricovero. Ma proprio qualche ora dopo un attacco cardiaco rende inutili tutte le attenzioni dei medici. Gabriele Bonavolontà spira in una sala del pian terreno del Moscati. Un arresto cardiaco per schiacciamento: questa dovrebbe essere la causa della morte del 56enne. L’urto e il successivo ribaltamento dell’auto, evidentemente, ha causato una compressione del corpo: probabilmente si è verificato un forte impatto del torace contro il volante della vettura. Proprio mentre i medici decretavano il decesso dell’uomo, i familiari erano all’esterno del presidio ospedaliero ed avvisavano altri congiunti dell’incidente. Atmosfera tesa ma non allarmata quella che si respirava ieri mattina fuori al pronto soccorso. I parenti di Bonavolontà non si aspettavano la notizia del decesso. E quando è arrivata il silenzio è sceso a coprire tutte le congetture fatte fino a quel momento sui motivi dello scontro.
Gabriele, sposato con tre figli, fratello di Alfonso Bonavolontà, ragioniere comunale nonché capo staff del sindaco Enrico Fabozzi, viveva con la famiglia in via Cavour. Ieri mattina stava recandosi, come ogni giorno, al lavoro, ma non è mai arrivato ad indossare il suo camice bianco. Ancora non si conosce la data dei funerali e nemmeno se il corpo sarà messo a disposizione dei medici legali.
dal Corriere di Caserta, venerdì 12.10.07 (di Luisa Conte)