VILLA LITERNO (Caserta). Ore 18,30 di lunedì sera, nel circondario dei comuni dell’interland dell’agro aversano si sentiva un odore maleodorante che in pratica non consentiva nemmeno di poter respirare. Una situazione a dir poco insopportabile.
Da qui monta la protesta contro il sito di ecoballe che si trova nella cosiddetta traversa di Ischitella (località Taverna del Re). Proprio i residenti più esposti al sito, poiché abitano a pochi chilometri dalle ecoballe, innescano la protesta coinvolgendo anche i consiglieri dei comuni dell’interland aversano: Parete, Trentola Ducenta, San Marcellino, Frignano, Villa Literno, Casal di Principe. Alle ore 20, davanti al picchetto, si formano quasi 200 persone. I primi a correre in sostegno ai cittadini sono stati i consiglieri del comune di Parete Salvatore Afratellanza, Maria Teresa Chianese e la responsabile di Azzurro Donna di Parete Antonietta Mauriello. Al seguito sono corsi gli altri consiglieri dei comuni citati che hanno portato il loro appoggio ai cittadini esasperati.
Le ecoballe che si trovano a pochi chilometri dai centri abitati sono una vera “polveriera” che aumenta di dimensioni giorno dopo giorno, frutto di quasi dieci anni di cattiva gestione politica sui rifiuti, adottata dal governo regionale di centrosinistra guidato da Antonio Bassolino. La gente dimostrava segni di esasperazione, disposta veramente a tutto pur di far finire lo scempio ecologico che sta mandando in tilt intere popolazioni dell’agro aversano. L’obiettivo è quello di bloccare i camion che continuano a scaricare eco-balle. La preoccupazione maggiore delle persone rimane la salute a causa dell’aumento di morti per tumori, che nell’agro aversano fa registrare il più alto tasso di mortalità d’Europa per neoplasma. In molti chiedevano di rivolgersi direttamente all’Unione Europea per far conoscere lo scempio che si sta portando avanti da anni e che mette a rischio intere popolazioni, affinché si adottino provvedimenti contro il governo italiano per porre termine a questo massacro ambientale.