CASALUCE. Nate per essere destinate al traffico veicolare, successivamente utilizzate come discariche abusive fino ad essere precluse all’accesso degli automobilisti. Sono alcune delle strade dell’hinterland aversano che, a causa dei cumuli di immondizia, hanno finito per trasformarsi in luoghi impraticabili.
Via Sant’Erasmo a Casaluce, arteria che collega rione Aprano con l’area dei servizi ( scuole, municipio, guardia medica) resta chiusa. I lavori di rifacimento del manto stradale – che spetterebbero alla ditta che sta realizzando localmente gli alloggi dell’Iacp – sebbene annunciati più volte, non hanno ancora avuto inizio. I materiali abbandonati da mesi, pneumatici, pellami ed elettrodomestici, fanno ancora bella mostra di sé e, puntualmente, quando piove, la strada diventa un ruscello con i rifiuti galleggianti. Non va meglio a Teverola, dove ormai dai primi mesi estivi, restano chiuse al traffico, con ordinanza comunale, le traverse di via Lemitone, situate rispettivamente all’incrocio con via Fratelli Bandiera e via Pecorario. Anche l’accesso di via Dietro Corte alla zona del cimitero è ormai solo un’alternativa del passato. A San Marcellino, invece, via Vianini, che conduce a Casapesenna, è talmente invasa da rifiuti ( e qui non si risparmiano lastre di eternit e canne fumarie, oltre a ingombranti cumuli di stoffe, residui delle attività tessili), che non può essere più percorsa dagli automobilisti, nonostante l’assenza di provvedimenti ufficiali emanati dal settore viabilità.
Il Mattino