ROMA. Il Consiglio dei Ministri approva il pacchetto sicurezza, costituito da quattro disegni di legge, più un quinto che reintroduce il reato di falso in bilancio abolito dal precedente governo Berlusconi.
Il commento di Di Pietro |
Si tratta di: sicurezza urbana, reati di grave allarme sociale e certezza della pena, istituzione della banca dati del Dna, misure di contrasto alla criminalità organizzata con delega al governo per varare un Testo unico in materia di prevenzione. Il pacchetto è stato approvato stamani con tre astensioni da parte di esponenti della sinistra radicale: il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero, di Rifondazione Comunista, si è astenuto sui ddl riguardanti la certezza della pena e la sicurezza urbana. I ministri dell’Università Fabio Mussi (Sinistra Democratica), e dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), si sono astenuti su quello della sicurezza urbana. Il ministro Antonio Di Pietro, dal suo blog, si dichiara convinto dell’efficacia del provvedimento. “Un importante provvedimento per contrastare la criminalità, sia quella comune, il disperato di strada che rapina la vecchietta, che quella organizzata o derivante dal terrorismo”, dice. “Verranno varate anche regole per riformare il procedimento penale affinché i processi siano più veloci, per rendere più difficile farla franca con la prescrizione. Ricordiamo la famosa legge ex-Cirielli che dimezza i tempi del processo, ma non le attività processuali bensì il termine entro il quale il processo deve andare a conclusione”. E sulla revisione del falso in bilancio, è stato proprio Di Pietro a chiederla: “Se si danno, con questo provvedimento, 3 anni di carcere per il lavavetri non si può punire solo con una multa chi ruba milioni o miliardi di euro”.
Gli schemi dei quattro disegni di legge:
2) terrorismo