PADOVA. Don Sante Sguotti, il prete innamorato, si è trasferito in una casa di via Castello a Lovertino, frazione di Albettone (Vicenza). Qui ha convocato telecamere e giornalisti ed ha dichiarato: “Non lascio Monterosso, sarò il parroco morale della gente del paese che non accetta una imposizione di questo tipo, mi appello al diritto del popolo di decidere chi sia il suo pastore”.
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Don Sante spiega di sentirsi peccatore ma ricorda “chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ciò che è più grave è voler giudicare“. E sulla sua presunta paternità, ha tenuto a precisare: “Non ho mai ammesso di avere un figlio, ma sono innamorato da due anni. Due anni vissuti comunque castamente. L’unica regola trasgredita, quindi, è quella relativa all’innamoramento, niente altro”. Il prete non si risparmia nemmeno quando si parla del vescovo Antonio Mattiazzo: “Non vorrei essere nei panni del vescovo quando le carte sul mio conto arriveranno a Roma. Ci vorranno due o tre anni ma alla fine avrò ragione”. Intanto, l’ormai ex parroco di Monterossoha annunciato un convegno per promuovere la sua crociata nel campo degli affetti. L’incontro, “In Cammino verso la riconciliazione”, si terrà i prossimi 16, 17 e 18 novembre ad Abano Terme e verterà sul “cammino verso la piena riammissione nella comunione della chiesa per separati conviventi e divorziati risposati cattolici”.