GARLASCO (Pavia). Potrebbe essere un satellite a far luce sul poco chiaro omicidio di Chiara Poggi, per cui l’unico indagato resta il fidanzato Alberto Stasi. Gli investigatori cercano qualsiasi mezzo pur di arrivare alla verità e per questo è stato chiesto aiuto all’Aeronautica Militare.
A 50 chilometri da Garlasco, infatti, si trova la base di Cameri, nonché aeroporto militare, considerata “obiettivo sensibile” sul quale l’occhio satellitare potrebbe essersi fermato proprio quel giorno, proprio nell’arco orario dell’omicidio (fra le 9 e le 12). La base, anche se non è più usata per missioni operative, viene monitorata soprattutto in vista della prossima costruzione dello stabilimento per assemblare i cacciabombardieri F35. Un aiuto, in questo senso, è stato chiesto anche agli americani perché possiedono satelliti di elevata definizione come quelli usati per contrastare il terrorismo. La possibilità che questa strada possa dare i suoi buoni risultati è minima:
“Sappiamo che trovare un dettaglio utile seguendo la via satellitare sarebbe come vincere all’enalotto. Anche perché non è che i satelliti registrano tutto e tutti in tempo reale e poi conservano i dati. Non è così facile. Ci vuole una fortuna sfacciata e non possiamo dire di puntarci molto, è chiaro. Ma non si sa mai…”, dichiara un ufficiale dei carabinieri. Anche in passato ci si era rivolti agli occhi dei satelliti per risolvere casi giudiziari, come per l’omicidio di Cogne, in cui morì il piccolo Samuele Lorenzi, ipotesi mai applicata. Si parlò di calcoli matematici incrociati ai dati satellitari pure per l’uccisione di Nicola Calipari a Bagdad: fu nella versione Usa della sparatoria che costò la vita allo 007 italiano. Speriamo che almeno per Chiara serva a qualcosa.