ROMA. Durante la seduta di stamani, il Consiglio dei Ministri ha approvato il protocollo sul Welfare che in questi giorni è stato oggetto di un referendum sindacale dove ha prevalso il “si” con l’81%. Tuttavia, nonostante il testo sia passato, si sono verificate le pronosticate defezioni all’interno dell’esecutivo.
Il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, si è astenuto. “Le modifiche proposte non sono sufficienti, anche se il voto dell’astensione tiene conto dell’impegno assunto dal Governo per modificare il pacchetto in Parlamento”, ha detto Ferrero. Astensione anche per il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Due si, ma “con riserva”, quelli del ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e del ministro dell’Università, Fabio Mussi. Per quest’ultimi sono stati introdotti tre miglioramenti al protocollo, ossia l’abolizione del tetto dei lavori usuranti, la cassa integrazione ambientale, l’abolizione dell’unica reiterazione per i contratti dei precari. Tuttavia, Pecoraro Scanio e Mussi chiedono al Parlamento ulteriori fondi per i lavori usuranti.